ESCLUSIVO/Franco Causio: “Mancini senza blocchi. Balotelli non era da convocare”

Nonostante il weekend sia ormai alle porte, con il ritorno del campionato, la questione legata alla Nazionale azzurra fa ancora discutere. Per farlo, la redazione di Sportnews.eu ha contattato in ESCLUSIVA Franco Causio, Campione del Mondo a Spagna ’82. Il “Barone” scagiona in qualche modo Mancini e, così come aveva detto l’allenatore della Sampdoria Giampaolo negli scorsi giorni, lamenta la mancanza dei famosi blocchi che avevano contraddistinto tutte le Nazionali più forti del passato. Ecco le sue parole:

Brutto momento per la Nazionale azzurra, lei che idea si è fatto?

“Premesso che non ho avuto modo di vedere le partite, ho però letto qualcosa e le cose certamente non sono andate per il verso giusto. Se pareggi in casa contro la Polonia e perdi in Portogallo, qualcosa che non va bene c’è. Quando si indossa quella maglia non esistono amichevoli, per giunta poi se parliamo comunque di una competizione ufficiale com’è questa Nations League. Poi, certo, la condizione atletica non era delle migliori, con solo tre partite sulle gambe, a settembre si è sempre sofferto. Bisognerebbe dare questo alibi ai giocatori, perché ancora la forma non è delle migliori”.

Giovani in Italia, ha ragione Mancini?

“Si è lamentato della questione giovani, ma d’altronde è così da diversi anni e c’è poco da fare e da dire. Lui ora ha anche provato a convocare ragazzi giovani e di prospettiva per crescere. Io non punto il dito contro di lui, magari solo sulla seconda gara col Portogallo, dove ha cambiato tanto nella formazione iniziale”.

Lei sta con Sacchi, il quale dice che conta più la testa dei piedi o qual è il suo pensiero?

“Non ho seguito la vicenda Sacchi e le polemiche varie, dico che un giocatore quando va in Nazionale deve essere al 100%, altrimenti non dev’essere convocato. Io penso un’altra cosa, che il selezionatore dev’essere fortunato a trovare un gruppo in una squadra. I famosi blocchi, insomma. E la dimostrazione è che nel ’74, senza blocchi, siamo stati eliminati dai Mondiali. Li avevamo avuti con Valcareggi nel ’70, che aveva il gruppo del Cagliari e dell’Inter; Bearzot ebbe poi il blocco nostro, quello del Torino nel ’78; nell’82 c’era il blocco della Juventus, Sacchi col Milan nel ’94. Bisognerebbe ritrovare questa soluzione anche adesso. E’ chiaro che se ne prendi due dalla Roma, due dalla Juventus, due dal Milan, e così via, il blocco non c’è”.

Caso Balotelli, bisogna puntarci?

“Balotelli non era da convocare probabilmente perché non era al 100%. Veniva fuori da un’estate particolare, doveva andare al Marsiglia, poi alla fine è rimasto al Nizza, ma probabilmente non era ancora pronto per affrontare due gare così importanti. Mancini avrà ritenuto che fosse pronto, ma dal mio punto di vista, proprio a causa di questa estate tribolata, forse non lo era. Ho sentito anche che era sovrappeso, queste sono situazioni che vanno monitorate al momento. Ripeto, se non era al 100% non era da convocare per fargli fare una brutta figura. Probabilmente il ragazzo si sentiva pronto e Mancini l’ha fatto giocare. Penso che le migliori risposte le dà sempre il campo”.

Questione fascia di capitano, che idea si è fatto?

“Penso che ci siano problemi più gravi da affrontare. Questi sono problemi secondari. Dopo la tragedia successa a Firenze io quella fascia la porterei tutta la vita, non me ne fregherebbe niente della Lega. La Lega ha problemi più urgenti da risolvere più che questi”.

Infine, ci rituffiamo sul campionato. La Juve, con Ronaldo, sembra imbattibile. Chi la fermerà?

“Non lo so. Le altre squadre si sono rinforzate, l’Inter in primis. Ma anche tutte le altre, dal Milan, con Higuain, alla Roma fino al Napoli, sono competitive. Ronaldo? Non ha ancora segnato, ma la Juve ha già 9 punti in tre partite ed è già in testa. Il portoghese è un alieno che è ancora su Marte. Quando scende sulla Terra sicuramente saranno problemi per le altre squadre, non per la Juve”.