Us Open: trionfo storico per la Osaka. Furia Williams contro l’arbitro

Un clamoroso trionfo quello della giapponese Naomi Osaka agli  Us Open femminili. A New York la 21enne, n.20 del ranking mondiale, ha battuto Serena Williams, alla 31ma finale in uno Slam (di cui 23 vinte).

6-2 6-4 il punteggio finale in 1 ora e 21 minuti di gioco. Praticamente non c’è stata partita, come ci si attendeva alla vigilia, anche se a parti invertite ovviamente. La Osaka è il primo giapponese di sempre a vincere un Major.

Polemiche furiose però da parte della Campionessa statunitense sono arrivate alla fine del match contro l’arbitro dell’incontro, il portoghese Carlos Ramos, con cui ha avuto modo di discutere per tutta la partita. Un episodio ha scatenato il tutto. Quando la Williams stava sotto, Ramos l’ha sanzionata con un warning per “coaching”, ovvero per aver ricevuto delle indicazioni su come giocare dal suo allenatore, Patrick Mouratoglou, in tribuna. E questo non si può fare.

La Williams ha spiegato all’arbitro di non aver avuto nessun colloquio col suo allenatore ma quest’ultimo è stato irremovibile. Successivamente, in un momento di rabbia, l’americana ha frantumato la racchetta per terra e gli è stato inflitto un secondo “warning” che si è tramutato in un punto di penalità. A quel punto Serena ha inveito contro il direttore di gara, accusandolo di averle rubato un punto. Nel litigio Ramos ha sanzionato Serena anche per “verbal abuse” e ha dato un game alla Osaka: era il secondo set e la giapponese è salita sul 5-3 senza dover giocare quel game.

Serena ha quindi proseguito con la sua rabbia dicendo all’arbitro:Non ho mai rubato in vita mia, sono una mamma, ho una bambina e tu mi derubi. Ogni volta è la stessa storia. Lo fai perché sono una donna? Ti devi scusare con me!”. 

La Osaka ha approfittato di questa questione per chiudere il game 6-4 e vincere il match.