Rugby, O’Shea: “Voglio cambiare la mentalità di questo sport in Italia”

Conor O'Shea, allenatore della nazionale italiana di Rugby
Conor O’Shea, allenatore della nazionale italiana di Rugby (getty images) SN.eu

NOTIZIE RUGBY – Conor O’Shea, guida tecnica dell’Italia Rugby da maggio 2016, ha già raccolto tante critiche positive e la storica vittoria azzurra sul Sudafrica gli ha dato già ragione. In una lunga intervista al Corriere della Sera, l’irlandese ha fatto il punto sul momento italiano e sul percorso intrapreso dal giorno del suo arrivo

O’Shea: “Possiamo fare di più”

“So benissimo che il rugby italiano ha fame di vittorie. Vincere piace e porta forze fresche perché i più giovani hanno bisogno di eroi per appassionarsi a uno sport. Ho vista cosa è successo con il Sudafrica, ma so anche che siamo all’inizio di un percorso. Può essere un paradosso, ma per noi vincere non è la prima cosa. In Italia ci sono passione, volontà, strutture e tanti ragazzi che vogliono giocare – ha esclamato il tecnico irlandese – però ogni quattro anni si rincomincia da capo con un nuovo allenatore della Nazionale. Sarebbe più semplice, per me, pensare solo alla mia squadra, preoccuparmi di vincere qualche partita e non incidere in profondità. Ma io sono venuto per cambiare il sistema, per liberare le potenzialità del rugby italiano. Cosa dobbiamo fare? Migliorare la testa, far sì che le sconfitte non lascino il segno: è un cerchio che va spezzato subito e la vittoria con il Sudafrica ha dato fiducia”.

Un’analisi anche sugli impegni futuri ed in particolare sul sei nazioni che aspetta gli azzurri: “Sarà molto lungo, duro, tutte sono cresciute. L’Inghilterra non ha mai perso, l’Irlanda ha battuto gli All Blacks. I punti bonus potrebbero essere una novità positiva. Se perdi di 10 e manca poco alla fine, con il bonus hai una motivazione per continuare a lottare”.