Scherma, Bebe Vio: “Mi dicevano di fermarmi, non mi sono arresa”

Beatrice "Bebe" Vio, stella della scherma paralimpica mondiale
Beatrice “Bebe” Vio, stella della scherma paralimpica mondiale (getty images) SN.eu

NOTIZIE SCHERMA – Eletta come atleta paralimpica dell’anno, la giovane Beatrice “Bebe” Vio, asso della schema paralimpica a livello mondiale, ha commentato così quando ha ritirato il premio: “Iniziai a fare sport pensando a Pistorius e Zanardi. Ma chi mi fa guardare avanti con speranza è una bimba, Margherita, che fa parte di art4sport, l’associazione di cui faccio parte, grazie alla quale tanti giovani amputati possono praticare sport: è nata senza un braccio, ma ama fare è il taekwondo. E anche se qualcuno le spiegava che non poteva, è andata avanti. Mi dicevano: senza le mani non puoi fare scherma. Io però la amavo troppo e non mi sono data per vinta”.

Così sul 2016: “La prima gioia è stata quella per la maturità. Ho fatto l’esame un mese prima della Paralimpiade, per studiare mi ero fatta un mazzo così. Il secondo evento più bello di questo 2016. Certo, l’oro è stato bellissimo, ma vincere con le mie compagne di Nazionale, che sono anche grandi amiche, lo è stato di più. Siamo più di un gruppo, siamo come una famiglia”.

L’azzurra dal 2012 partecipa a gare di livello internazionale e fin qui ha vinto 25 medaglie in 26 gare a cui ha preso parte. La chicca, non potrebbe essere altrimenti, è l’oro paralimpico individuale conquistato quest’estate a Rio 2016.