Pattinaggio, il ritorno della Kostner: “C’è ancora tanto da lavorare”

Carolina Kostner, stella del pattinaggio su ghiaccio italiano
Carolina Kostner, stella del pattinaggio su ghiaccio italiano (getty images) SN.eu

NOTIZIE PATTINAGGIO – Quella di ieri sera non è stata una gara come tutte le altre per Carolina Kostner. L’azzurra infatti tornava sul giacchio per la prima volta dopo 2 anni e 9 mesi. In mezzo una lunga squalifica legata al caso Alex Schwazer e tutta una serie di altri fatti. L’importante però è che l’Azzurra sia tornata e abbia convinto subito. Ieri, sul ghiaccio di Zagabria, l’altoatesina ha vinto il programma corto nell’ultima tappa delle Challenger Isu, secondo circuito della federazione internazionale. Il contesto non era certo dei più impegnativi, ma il punteggio di Carolina (69.95) è di valore assoluto e vale senza troppi problemi la qualificazione non solamente agli Europei, ma anche ai Mondiali. Un messaggio chiarissimo, insomma, a tutto il mondo del pattinaggio: Carolina Kostner è tornata.

L’azzurra, nel post, si è espressa così sul suo stato di forma: “L’emozione mi ha preso a ondate. E’ paradossale come tutto mi sia sembrato nuovo. Il corpo e la mente però hanno memoria e certe sensazioni sono subito riaffiorate. In sei mesi sono cresciuta molto, ma ho ancora tanto da lavorare. Diciamo che ho fatto una fedele fotografia del momento. Seguo la politica dei piccoli passi e questo è solo il primo, sono molto felice. Sul loop, naturalmente, avrei preferito non appoggiare la mano, ma nel complesso sono riuscita a fare quel che avevo in testa: tre anni fa non avrei immaginato di trovare questa voglia e questo coraggio. Quella del ritorno è stata una scelta personale, consapevole e non dettata da sentimenti di rivalsa. Mi ha permesso di trovare tanta serenità. Sono emozionata, non nervosa. Col professor Mishin stiamo cercando di rendere i salti più stabili, di trovare maggior esplosività e il progetto, più avanti, darà o suoi frutti”.

Stasera alle 21:30 circa il programma lungo, obiettivo? Naturalmente salire almeno sul podio e mantenere aperta una striscia di 26 podi consecutivi, iniziata ormai nel lontanissimo 2010.