Volley, ESCLUSIVA SN, Birarelli: da Rio a Perugia. E sul suo erede…

Emanuele Birarelli
Emanuele Birarelli (getty images) SN.eu

NOTIZIE VOLLEY ESCLUSIVA BIRARELLI SPORTNEWS.EU – Il centrale della Sir Safety Conad Perugia, Emanuele Birarelli, ha parlato in esclusiva alla nostra redazione. Tra i tanti temi affrontati c’è quello della finale dei Giochi Olimpici di Rio, ma anche il rapporto e l’amicizia che ha con alcuni suoi compagni di squadra. Ecco le sue dichiarazioni a SportNews.eu:

Dopo il bronzo di Londra 2012, è arrivato l’argento a Rio 2016. In quest’ultimo caso un’Olimpiade davvero fantastica. Quali erano i pensieri di quei giorni, come ve la siete vissuta?
L’abbiamo vissuta molto bene, a differenza delle mie due precedenti esperienze dove il torneo era stato caratterizzato da alti e bassi come è normale che fosse. A Rio è stata una cavalcata fermata solo in finale. Sempre positivi e caricati dalle vittorie. L’unico neo personale è stato l’infortunio, ma sono tornato presto e ho potuto giocare le partite più belle.

Brasile troppo forte?
Non so forse, non era potenzialmente un Brasile fortissimo, imbattibile come un anno addietro, però in finale hanno giocato molto bene.  Ho rivisto la partita e hanno battuto e murato molto meglio di quanto facessero nelle altre partite e non hanno regalato nulla, commettendo pochissimi errori. Potevamo andare sull’1-1 e la partita poteva cambiare ma non siamo stati fortunati li.

C’è già qualche tuo ‘erede’ in chiave Nazionale?
Credo che ci siano diversi ragazzi al centro promettenti. Serve un po’ di tempo in cui possano  assaggiare il livello internazionale. Già giocando in club di prima fascia avranno modo di disputare partite importanti dove potranno imparare a vivere quei momenti. Nelle prime 5 squadre italiane abbiamo diversi centrali italiani e questo è un bene per il ruolo in Nazionale. Oltre a me, Buti e Piano, ci sono Cester e Candellaro a Macerata, Mazzone a Trento, Anzani e Mengozzi a Verona, Alletti a Piacenza, Volpato a Padova, tutte squadre che stanno facendo bene e giocheranno partite di alto livello quest’anno.

Campionato che sta vivendo il dominio di grandi squadre come Modena, Lube Civitanova e Trentino. Vi sentite di giocarvela alla pari con queste?
Si noi abbiamo perso gli scontri diretti perché siamo ancora un po’ in  costruzione, ma stiamo migliorando e credo che aumentando il livello di gioco possiamo arrivare a quell’alchimia che squadre più collaudate come Trento e Modena hanno già da inizio anno. Comunque non ci dimentichiamo che due mesi fa eravamo ad un passo dall’espugnare il PalaPanini in Supercoppa, una mezza impresa.

Quanto hanno pesato sull’umore del gruppo le tre sconfitte di fila?
Erano scontri diretti quindi dispiace perdere . E di questo ha pagato l’allenatore con tutte le chiacchiere che ne sono conseguite. La squadra deve lavorare tutti i giorni serena ma con determinazione di migliorare e perseguire obiettivi che ci porteranno ad essere pronti alle nuove sfide che contano. 

Chi è il giocatore al quale sei più legato, Nazionale e club

Oltre all’amicizia con Andrea Bari, che tutti sapete, con Osmany (Juantorena, ndr) sono legato dai tempi di Trento, e ora abbiamo vissuto insieme anche questa estate magnifica in Nazionale.  Anche con Colaci o Giovi ho un ottimo rapporto, condividiamo tempo anche al di fuori della palestra appena abbiamo l’occasione.

 

Sei nato nelle Marche, regione colpita dal terremoto di queste ultime settimane, così come l’Umbria. Vuoi lanciare un messaggio?
Sono cose davvero importanti queste. La tragedia di avere perso dei cari o non avere più una casa in confronto al nostro che è un gioco non ha paragoni. Cerchiamo con lo sport di portare un po di serenità a chi è stato poco fortunato e magari aiutarlo con la nostra popolarità.

A cura di Michele Spuri

Si ringrazia l’Ufficio Stampa di Perugia