Marcello Lippi: “Mio ritorno in Nazionale era cosa fatta. FIGC fuori di testa”

Marcello Lippi Milan
Marcello Lippi (getty images)

NOTIZIE NAZIONALE MARCELLO LIPPI – In attesa di scoprire cosa farà l’Italia di Giampiero Ventura questa sera, che sarà impegnata nella sfida contro l’Israele valida per la prima giornata della fase a gironi dei Mondiali di Russia 2018, l’ex ct della Nazionale Marcello Lippi, ha rilasciato un’intervista alla ‘Domenica Sportiva’, svelando un interessante retroscena. Aspettavamo l’ufficialità del mio ritorno in Nazionale come direttore tecnico, e avevo già firmato un precontratto. Il giorno prima della presentazione di Ventura, la Figc mi ha informato che c’era un articolo per impedire a un procuratore di esercitare se ha parenti in Federazione. Roba da fuori di testa“.

“Aspettavamo l’assunzione di Ventura per annunciare il mio incarico. Per due mesi ho lavorato in Federazione, avevo parlato anche con Montella e altri papabili c.t., alla fine abbiamo scelto Ventura – ha dichiarato Lippi -. Poi il giorno prima della presentazione del nuovo ct, il presidente ed il direttore generale, con cui avevo parlato di progetti mi informano che un anno e mezzo fa c’era stata una modifica allo statuto che prende in esame la posizione dei procuratori, categoria a cui appartiene anche mio figlio Davide”. E’ stato creato un articolo ad hoc per impedire ad un procuratore di esercitare se ha parenti in Federazione. Roba da fuori di testa”.

E non è tutto qui. Dopo l’inghippo, infatti, la Federezione ha anche provato ad aggiustare la situazione. “Mi hanno anche detto che avrebbero modificato quell’articolo, ipotesi che però io non ho voluto nemmeno prendere in considerazione. Non voglio che siano varate delle leggi per favorire la mia persona”, ha concluso Lippi.