Basket, Gallinari: “Niente Rio? Una grande delusione. Voglio l’ASG”

Danilo Gallinari, stella del basket italiano e mondiale
Danilo Gallinari, stella del basket italiano e mondiale (getty images) SN.eu

NOTIZIE BASKET – Brucia ancora, a tutti i tifosi di basket italiani, la mancata partecipazione a Rio 2016, ma a Danilo Gallinari brucia ancora di più: “E’ stata la delusione più grande della mia carriera, unita al dispiacere di avere fallito un grande traguardo giocando in casa davanti a 15mila tifosi fantastici. La spiegazione che posso dare per aver fallito è che per quel genere di partite ci mancano ancora tante cose per essere competitivi. – Così il “Gallo” oggi a “La Gazzetta dello Sport” – E’ un’assunzione di responsabilità e di consapevolezza che dobbiamo fare tutti, a cominciare dal sottoscritto. Smettiamola di parlare di nazionale più forte di sempre. In Europa ci sono squadre molto più attrezzate di noi, dei veri arsenali. Se l’Italia vincesse il prossimo Europeo sarebbe un mezzo miracolo”.

Così invece sulla prossima stagione NBA: “A livello di squadra vorrei centrare i playoff con Denver. A livello individuale ci penso all’All Star Game, ma molto dipenderà dal bilancio che i Nuggets avranno a metà stagione. Molte convocazioni vengono influenzate dal record di partite vinte e perse della squadra di appartenenza. Durant ai Warriors? Il titolo può perderlo solo Golden State. Kevin ha fatto una scelta che non condivido. Ha lasciato una squadra come Okc per andare in una più forte pesando che così sarà più facile vincere, ma non è detto che funzionerà. Perchè a basket si gioca sempre con un pallone e ai Warriors sono in quattro a volerlo sempre tra le mani”.

Bargnani e Gentile: “Credo che il Mago abbia scelto il momento giusto e il club giusto per lasciare la NBA e rimanere protagonista ad altissimo livello. Il discorso su Ale è diverso: so che puntava a venire in NBA e quanto prima ci riuscirà, ma a questo giro Houston non lo ha aiutato e mi fermo qui”.

L’Olimpia Milano: “Ha tutto per dominare in Italia e fare molta strada in Eurolega. La nuova stagione con due campionati paralleli da 60 partite più playoff, la aiuterà. Ai giocatori piace più giocare che allenarsi. E’ così che funziona in NBA”.