Rio 2016, Basket: quarti di finale, spettacolo assicurato

Mike Krzyzewski, allenatore di Team USA a Rio 2016 (getty images) SN.eu
Mike Krzyzewski, allenatore di Team USA a Rio 2016 (getty images) SN.eu

NOTIZIE RIO 2016 – Il torneo maschile di basket di Rio 2016 verrà ricordato probabilmente come uno dei più belli di sempre e il bello deve ancora venire. Dopo una fase a gironi decisamente equilibrata e ricca di sorprese le otto migliori squadre sono pronte a darsi battaglia per una medaglia. Ricchissimo il programma di oggi, con quattro partite che decideranno le semifinaliste. Vediamo tutto nel dettaglio:

Mantas Kalinietis, stella della Lituania a Rio 2016
Mantas Kalinietis, stella della Lituania a Rio 2016 (getty images) SN.eu

Australia-Lituania: Gli “Aussie”, secondi nel Gruppo A dietro agli USA, hanno messo in mostra il miglior basket del torneo. Il loro gioco spumeggiante si basa sul talento realizzativo di Patty Smith e la regia di Matthew Dellavedova, ma a fare la differenza è un Andrew Bogut in grande spolvero sotto canestro (il nuovo acquisto di Dallas è fondamentale soprattutto in difesa) e il 51.6% dal campo è il miglior dato del torneo. Dall’altra parte la “solita” Lituania, una squadra profonda, di talento e guidata da un Kalnietis in corsa per il titolo di MVP del torneo. Peccato che per lunghi tratti della partita i baltici dimentichino come si difende e soffrano in attacco. Queste pause gli sono costate qualche partita di troppo, oggi non si può sbagliare, ma fare un pronostico è praticamente impossibile. Può succedere di tutto. Decisivo il duello sotto canestro da Bogut e Valanciunas, con il lituano chiamato a salire di colpi, per ora è il grande assente del torneo.

Sergio Llull, protagonista a Rio 2016
Sergio Llull, protagonista a Rio 2016 (getty images) SN.eu

Spagna-Francia: Negli ultimi anni la loro rivalità ha infiammato i parquet di tutta Europa e non solo. Queste due squadre sono ricchissime di stelle NBA, hanno talento a pacchi, ma sono anche arrivate alla fine di due cicli storici (soprattutto la Spagna di Scariolo). Entrambe hanno qualche limite di troppo, su entrambi i lati del campo ed entrambe devono fare i conti con assenze pesanti e acchiacchi di vario tipo e non è un caso che tutte e due abbiano iniziato il torneo con il freno a mano tirato La speranza, per entrambe, è che le stelle (come hanno sempre fatto in questi anni) salgano di colpi nelle partite da dentro o fuori. La partita, in ogni caso, si deciderà sugli esterni dove le stelle spagnole Llull, Fernandez e Rodriguez, per fare tre nomi, se la vedranno con un back court di altissimo livello (Parker e De Colo gli uomini di copertina, attenzione anche al sorprendete Diot e all’ottimo Huertel).

Facundo Campazzo, stella dell'Argentina a Rio 2016
Facundo Campazzo, stella dell’Argentina a Rio 2016 (getty images) SN.eu

Stati Uniti-Argentina: Questa volta è certo, l’Argentina è arrivata all’ultimo ballo. La generazione di fenomeni di Atene 2004 (quelli strapparono l’oro agli USA e poi all’Italia), dopo il quarto posto di Londra ha resistito per altri 4 anni e grazie a qualche innesto di alto livello (qualcuno ha detto Campazzo?) ha formato una squadra in grado di vincere con tutti, ma anche di perdere contro chiunque. Dall’altra parte c’è una versione di Team USA decisamente meno brillante del previsto, anche e soprattutto a causa di una difesa a dir poco rivedibile. La squadra di Coach K, comunque, parte decisamente favorita, ma contro l’Albiceleste (che potrà anche contare sul suo caldissimo pubblico) non saranno ammessi cali di concentrazione, potrebbero costare carissimo, soprattutto se Ginobili dovesse finalmente giocare una partita di alto livello.

Dario Saric, giovane promessa croata a Rio 2016
Dario Saric, giovane promessa croata a Rio 2016 (getty images) SN.eu

Croazia-Serbia: Il derby dei Balcani è sempre una partita diversa dalle altre, ma se vale pure una semifinale Olimpica allora non c’è proprio nulla da scherzare. Le due squadre possono vantare una grande organizzazione di gioco, ma anche tanto, tantissimo, talento individuale. I croati hanno un vero e proprio trio delle meraviglie, formato da Bogdanovic (che viaggia quasi a 25 punti di media) Simon e Saric. Dall’altra parte c’è una squadra che vive e muore sul talento di Milos Teodosic, giocatore geniale, ma a tratti discontinuo, sulla potenza fisica di Raduljca sotto canestro e sul talento dell’altro Bogdanovic, Bogdan, micidiale dal perimetro. Sulla carta la Croazia sembra avere qualcosa di più, ma su una gara secca e con questa posta in palio tutto può succedere.

Edoardo Lavezzari