Juventus, Pogba: “Ho un contratto, lo rispetto. Voglio l’Europeo”

Paul Pogba, centrocampista della Juventus
Paul Pogba, centrocampista della Juventus (getty images)

NOTIZIE JUVENTUS – E’ uno dei tanti volti vincenti della Juventus, Paul Pogba, forse quello più brillante. Di lui si parla sempre, anche e soprattutto in chiave mercato, ma il centrocampista francese sembra concentrato solo sul campo. A ribadirlo, questa mattina, è stato lui stesso ai microfoni di “La Repubblica”: “Il mio futuro? Battere il Carpi. Poi vincere la Coppa Italia. Poi vincere l’Europeo in Francia. La Juve? Ho un contratto, non è che posso svegliarmi la mattina e andare in Inghilterra. Chiedete a chi si occupa di questo. Per me il calcio è quello che si gioca. E io sono quello che fa i gol, che vuole vincere, che si pettina così, che balla: sono questi i miei argomenti. Io sono la Pioche, come mi chiama mia mamma pensando a quel comico francese che riesce sempre a convincere la gente a fare quel che vuole lui”.

La Champions League: “Quattro anni fa quando ci sorteggiarono col Bayern pensammo: è finita. Stavolta abbiamo pensato: possiamo batterli”. 

L’atteggiamento, in campo e fuori: “La gente guarda, ma io non faccio le cose per essere guardato: le faccio per me. Ballavo anche da piccolo, mi facevo i capelli strani anche da piccolo, solo che non avevo gente attorno. Se a calcio si giocasse senza pubblico, io sarei esattamente lo stesso. Ma siamo nel 2016, il mondo va così. Dovreste vedermi come sono quando non gioco”.

Gli obiettivi: “Voglio essere come Pelé o Maradona. Anzi, di più. Una leggenda del calcio. Non dico che sono il più forte, ma che voglio esserlo. Ho un problema, odio perdere. E mi piace essere originale. Voglio fare quello che nessuno ha fatto mai. Io lavoro tanto perchè voglio diventare perfetto e perchè quando vinco sono felice. Non lavoro per essere il più amato, ma il migliore. Sono orgoglioso, ma non geloso nè invidioso: se Lloris è il più amato, sono felice per lui. Puoi sempre fare di più e meglio. Micheal Jordan non ha forse ammesso di aver sbagliato tanto? L’importante è andare oltre”.