Tennis, Federer: “Giocherò ancora qualche anno”

Roger Federer, stella del tennis mondiale
Roger Federer, stella del tennis mondiale (getty images)

NOTIZIE TENNIS – Anche se, classifica alla mano, non è più il numero 1 da un pezzo, Roger Federer resta nettamente al primo posto nel cuori di milioni di appassionati di tennis. Nessuno, in tutto il mondo, riceve gli applausi riservati a lui e per questo, vista l’età, è già iniziato un lungo countdown verso il suo addio al tennis. Un evento però ancora lontano, come ha confermato lo stesso svizzero, protagonista ieri a un evento organizzato dallo sponsor Wilson: “So di non essere eterno, come è normale, e a dire il vero è da quando sono nate le gemelle, sette anni fa, che ho cominciato a interrogarmi sul futuro. Poi però il corpo mi manda segnali positivi, nonostante l’ultimo intoppo, la famiglia mi sostiene alla grande ed è felice di girare il mondo con me. Questi sono i miei baluardi: quando il fisico non reggerà più e a casa si saranno stancati, smetterò. Ma non credo succederà così presto. Io mi diverto ancora molto a giocare, perciò mi vedrete ancora per qualche anno”.

Così invece sulla rivalità con Nadal e Djokovic: “Rafa è esploso molto presto, i nostri momenti migliori spesso sono coincisi, alcune nostre partite sono diventate storiche, purtroppo da lui ho anche subito alcune delle sconfitte più dolorose della carriera. E poi è mancino, mi ha obbligato a trovare soluzioni differenti per contrastarlo. Diciamo che all’inizio Novak era l’uomo che incontravo in semifinale e Nadal l’uomo delle finali, adesso la situazione si è ribaltata anche grazie alla forza di Djokovic. Ma credo che la rivalità con Rafa abbia colpito di più gli appassionati”.

La vittoria di Nadal a Montecarlo: “Forse ha sorpreso voi giornalisti, ma non certo noi giocatori. Un ragazzo che ha vinto nove volte a Parigi, nove volte a Montecarlo, che è stato numero uno del mondo per tanto tempo non perde le sue qualità. Forse ci aveva abituato a recuperare più velocemente dagli infortuni, ma io non riesco a concepire un Nadal a questo livello (e con le mani sfiora il pavimento, ndr), per me sta sempre là in alto. E sulla terra è ancora uno dei primi due o tre giocatori del mondo”.