Genoa, Gasperini: “Dobbiamo frenare il mal di trasferta”

Gian Piero Gasperini (getty images)
Gian Piero Gasperini (getty images)

NOTIZIE GENOA Gian Piero Gasperini, tecnico del Genoa, ha rilasciato alcune dichiarazioni nella consueta stampa di vigilia prima della sfida contro il Sassuolo. Queste le parole riportate da tuttomercatoweb.com.

Qualche recupero in vista di Sassuolo?
Saranno convocati Ansaldi, Pavoletti e Cerci rispetto a domenica scorsa. Abbiamo il dubbio legato a Izzo però credo che la condizione di Cerci e Pavoletti non sia quella giusta ancora. Ansaldi potrebbe giocare, vedremo“.

La sfida di domani con il Sassuolo.
Sicuramente una partita per cercare di mettere un freno a questo mal di trasferta. Dobbiamo cercare di fare risultato e dare continuità alle vittorie che abbiamo fatto in casa. Giochiamo contro una squadra che sta facendo bene ed è un modo per noi di misurarci. Sappiamo, però, che dobbiamo fare una partita al meglio della condizione“.

Nel girone di ritorno sareste quarti.
Non è una partita o due casuali, ma una striscia di 13 partite in cui facciamo buoni risultati. I numeri qualche volta hanno un significato importante e in questo caso lo hanno“.

Chi è più bravo fra lei e Di Francesco?
Credo che Di Francesco sia molto bravo. Ha vinto nelle categorie inferiori, si è guadagnato la Serie A a suon di risultati e sta facendo bene in una società molto forte e molto capace. A me piace molto il fatto che utilizza molti giocatori italiani“.

All’andata fu l’ultima partita dove sono stati ottenuti punti. Cos’è cambiato da quel momento?
In quel momento eravamo lanciati un po’ come adesso. Avevamo una classifica e un calendario che pensavamo potesse portarci in alto e invece dal Carpi è iniziata una serie di partite negative. E’ stato un momento che ci ha messo in difficoltà perchè da un calendario che avrebbe potuto portarci in alto siamo rimasti invece fermi“.

Come mai il mal di trasferta?
Credo che noi siamo stati poco prolifici in trasferta e se non segni non vinci. Gli 0-0 ora sono pochi e noi in trasferta non abbiamo avuto questa qualità“.

Il Sassuolo quest’anno sembra essere il Genoa dell’anno scorso.
Ogni campionato ha un po’ la sua storia. L’anno scorso siamo venuti un po’ fuori nel finale, ma era da tutto l’anno che viaggiavamo nei quartieri alti. Quest’anno siamo stati nella parte bassa della classifica ma non siamo mai stati coinvolti nella lotta per non retrocedere. Ora noi abbiamo un punto di vantaggio su quattro squadre. La classifica per noi è stata bugiarda per molto tempo. In realtà c’è un campionato fatto di sette, otto squadre mentre le altre sono nel giro di pochissimi punti a battagliarsi le posizioni più basse“.

Le due punte nel reparto offensivo.
Siamo partiti da inizio anno a costruire le squadra con certe caratteristiche. Mancando Pavoletti e Perotti non è più stato possibile fare questo. Da gennaio in poi, e anche in precedenza quando mancava Pavoletti, abbiamo cercato di trovare alternative diverse. Lo abbiamo fatto con la crescita tecnica della squadra, con la conoscenza della squadra e abbiamo recuperato. Questa squadra, periodicamente, ha sempre quattro, cinque novità nell’undici. Ora abbiamo degli equilibri non proprio consolidati. Ora andiamo bene, ma se rientra Pavoletti il suo gioco ideale è nel tridente. Se devo fare una scelta, preferisco gli attaccanti che segnano. Ora do molto merito ai miei giocatori per l’adattabilità, per la condizione e per le prestazioni che hanno fatto. Il nostro calendario, ultimamente, era molto a rischio e abbiamo fatto pochissime prestazioni negative e i risultati, per quella che è la nostra classifica, sono meritati. Ora mi auguro che in questo finale possano avere maggiore fiducia e giocare con meno preoccupazione, ma ciò non significa che dobbiamo staccare“.

I giocatori ora sembrano che puntino tutti in alto. E’ scattato qualcosa in loro?
E’ giusto sia così. Prima della gara col Carpi facevamo gli stessi discorsi, ma queste sono chiacchiere. Le intenzioni ci sono, ma poi dopo bisogna restare fortemente concentrati al campo e alla partita perchè troveremo squadre con le stesse motivazioni. Al di là di tutte queste considerazioni dobbiamo vedere cosa siamo capaci di proporre e con le motivazioni a che punto siamo. Questo è quello che ci porterà a fare un finale importante. Le pressioni che abbiamo avuto durante la stagione ci devono portare a giocare più tranquilli ma è la cattiveria che ci deve portare a ottenere risultati“.

Può esserci un po’ di rilassamento dopo il Frosinone?
E’ chiaro che questa è stata una settimana molto bella per tutti, ma ora ci avviciniamo all’incontro e dobbiamo avere le stesse situazioni. Tutti hanno voglia massima di finire questo campionato, ma io ora devo mandare in campo chi ha la migliore condizione psicofisica“.

Il comunicato dei tifosi organizzati?
Non ho mai parlato di gruppi o di ultras e credo anche di non aver mai diffamato nessuno. Ora però bisogna aspettare il 12 chi ha diffamato chi o no. Questa è una condizione che si vive, che si sente e si è visto domenica allo stadio. L’ho sempre detto che quando intorno al Genoa c’è questo clima ed è compatto è più forte“.

Le reti di Suso?
E’ un giocatore che finora ha segnato poco perchè forse giocava distante dalla porta. Ora i giocatori brevilinei e rapidi sono quelli che trovi nelle classifiche dei cannonieri. Noi lavoriamo un po’ su tutti ed è chiaro che Matavz non può avere queste caratteristiche. Lui deve sfruttare il gioco aereo e giocare più vicino al portiere ma queste sono cose che cerchiamo di offrire e migliorare“.

A Sassuolo per giocarsela?
Indubbiamente andiamo per fare il meglio contro una squadra forte e che sta facendo bene. Vediamo anche noi di che livelli siamo“.