Juventus, Raiola: “Pogba? Si può rinnovare. Cavani? Difficile”

Paul Pogba, centrocampista della Juventus
Paul Pogba, centrocampista della Juventus (getty images)

NOTIZIE JUVENTUS – Non solo Milan, oggi, nella lunghissima intervista rilasciata da Mino Raiola a “La Gazzetta dello Sport”. Il potentissimo agente FIFA ha parlato anche di Paul Pogba, uno dei gioielli più scintillanti della sua ricchissima corona di talenti. A sorpresa, l’agente, ha aperto a un rinnovo con i bianconeri, ecco le sue parole: “Paul in questi anni mi ha stupito in senso positivo. Era un talento, ora è un campione fatto e finito. La sua forza è la serenità, grazie a cui ha superato anche le critiche di inizio stagione. Nella Francia ha un ruolo decisivo, non capisco certi rilievi. Venendo alla Juventus, dico solo che ha dimostrato di indossare al meglio la maglia numero 10, nonostante gli impacci iniziali dovuti ad alcuni contrattempi estivi. L’intesa con il club è sostanziale. La Juve ha messo nel conto di incassare 100 milioni di euro dalla sua vendita? Io aggiungo che siamo sulla stessa linea e se non arriva un progetto alternativo adeguato, ci sta bene restare in bianconero. Anzi, siamo pronti anche a rinnovare il contratto”.

Così invece su Lukaku e Cavani, giocatori accostati ai bianconeri: “Per Lukaku certo, la soluzione Juventus può andar bene. Ma attenzione anche al Psg e al Real Madrid per il goleador dell’Everton. Higuain ? A Parigi è cambiata l’aria. Non so se sono disposti a spendere 90 milioni di euro: il prezzo del petrolio è sceso e l’emiro si sta facendo un po’ di conti in tasca. Anche per questo insiste per tenersi Ibra. A Parigi potrebbero anche decidere di tenersi Cavani E poi non trascuriamo il fatto che Nasser Al-Khelaifi non ha ancora dimenticato l’affare-Coman. Così, prima di dare Cavani alla Juve…”

Così su Mkhitaryan: “Ad Allegri so che piace. E Micky vestirebbe volentieri la maglia bianconera, ma bisogna fare i conti con Tuchel. È vero che il contratto scade nel 2017, ma l’allenatore del Borussia Dortmund lo ritiene incedibile. Più dello stesso Gündogan: ecco perché considero questa pista difficile. Il giocatore non devo scoprirlo certo io. Posso solo aggiungere che è un ragazzo molto intelligente: farà strada anche quando smetterà”.