Milan, Mihajlovic: “Pronti e concentrati. A Napoli senza paura”

Sinisa Mihajlovic, allenatore del Milan
Sinisa Mihajlovic, allenatore del Milan (getty images)

NOTIZIE MILAN – A Mihajlovic, è risaputo, la mollezza proprio non piace e quindi pare non abbia gradito molto le celebrazioni per il trentennale della società soprattutto perché il Milan è atteso dall’importantissima sfida contro il Napoli. E per batterli, Mihajlovic docet, serve concentrazione: “Non è stato facile preparare una partita così importante, c’è stato un po’ di casino ma ora abbiamo rimesso la testa sulla partita e siamo concentrati. Sappiamo che il Napoli farà di tutto per vincere, ma Sarri sicuramente non sarà felice di incontrare il Milan in questo momento: rispetto alla partita di andata abbiamo cambiato modulo, da allora siamo terzi in classifica per punti fatti. Stiamo migliorando ma abbiamo ancora ampi margini. Ora è un Milan completamente diverso da quello dello 0-4 dell’andata. Sicuramente loro vorranno vincere e risorpassare la Juventus ma noi non abbiamo paura, è vero che sono forti e meritano rispetto,ma è vero anche che giocando come sappiamo li metteremo in difficoltà. Motivazioni? Non c’è bisogno di trovare le motivazioni, una partita così è facile da preparare: vai a giocare a Napoli contro una squadra forte con lo stadio pieno. Il San Paolo sarà una bolgia, ma è bello giocare queste partite. I dilettanti giocano per divertirsi quando c’è bel tempo, i professionisti giocano per vincere anche quando è brutto.” Inevitabile poi qualche domanda sugli infortunati e su Balotelli: Kucka e Romagnoli? Sì, li porto. Kucka ha recurato, Romagnoli invece ha un fisico da lanciatore di coriandoli, non ha muscoli… Ha avuto la febbre a 40, lo portiamo in panchina nel caso in cui qualcuno dovesse lanciare qualcosa. Speriamo di non farlo giocare…-dice ridendo- Balotelli? Tutte le cose che riguardano Mario vengono amplificate, è sempre stato così. Spero che lui abbia gli stimoli giusti per fare grandi prestazioni, per trasformare la rabbia in belle partite. Se ha l’atteggiamento giusto è tutta un’altra cosa. Se gioca anche un minuto deve dare il massimo, lui come tutti gli altri. A proposito, lui e Kevin (Boateng) possono giocare, Menéz non ha ancora 45 minuti nelle gambe.” Come far mancare poi, una piccola polemica sulla società? “Il presidente Berlusconi vorrebbe un Milan più padrone del gioco e che vincesse tutte le partite? Anche io lo vorrei, posso promettere che entreremo sempre in campo per vincere. Comunque io condivido sempre quello che dice il presidente. Ciò che dice si ascolta, non si commenta. Il prossimo anno? Ho un contratto, se una delle due parti non ha piacere a continuare finirà il rapporto e allora poi tornerò a cercare una squadra, perché io amo questo lavoro. Sono sereno, non mi preoccupo. Prima era sempre l’ultima spiaggia, ora si parla dell’anno prossimo. Vediamo a fine stagione.”

(fonte Sportmediaset.it)