Inchiesta ‘Operazione Fuorigioco’: calcio ancora nei guai

Adriano Galliani, AD del Milan
Adriano Galliani, AD del Milan (getty images)

NOTIZIE CALCIO – La Guardia di Finanza sta eseguendo un decreto di perquisizione e sequestro nei confronti di 64 persone tra cui massimi dirigenti, calciatori e procuratori di squadre di calcio di Serie A e B. L’ipotesi di reato è evasione fiscale e false fatturazioni. L’inchiesta è condotta dai pm della procura di Napoli Danilo De Simone, Stefano Capuano e Vincenzo Ranieri, coordinati dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli.

Tra le decine di indagati nell’indagine della procura di Napoli, che ha portato al sequestro di beni per circa 12 milioni, ci sarebbero l’Ad del Milan Adriano Galliani, il numero uno della società partenopea Aurelio De Laurentis, il presidente della Lazio Claudio Lotito, l’ex presidente e Ad della Juventus Jean Claude Blanc. Tra i calciatori, indagati anche Lavezzi e l’ex Giocatore Crespo. Coinvolti, infine, diversi procuratori, tra cui Alessandro Moggi.

TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE (fonte: Agenzie Ansa)

Mercoledì 27 gennaio

Aggiornamento 10.50 – Il comunicato del Palermo attraverso il suo legale: “In riferimento all’inchiesta della Procura di Napoli denominata operazione Fuorigioco, sono assolutamente fiducioso sul buon esito del procedimento. Provvederò immediatamente a presentare richiesta di riesame al Tribunale della libertà a fronte di imputazioni assolutamente prive di fondamento, in quanto tutte le operazioni di compravendita dei calciatori e le relative commissioni per i procuratori sono state effettuate utilizzando la modulistica federale“.

Aggiornamento 19.44 – Il comunicato della Lazio: “La S.S. Lazio S.p.A., in riferimento alle notizie di stampa odierne, relative all’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli, per completezza ed esattezza di informazione al pubblico, precisa quanto segue.1) L’indagine riguarda 64 persone legate al mondo del calcio (dirigenti, calciatori e procuratori) e 26 club calcistici. 2) I fatti addebitati alla Lazio, e per essa al suo Presidente ed al consigliere delegato Moschini, riguardano i rapporti con il procuratore Alessandro Moggi, che ha assistito la società nel 2011, in occasione del trasferimento del calciatore Foggia alla Sampdoria e nel 2012 in occasione del trasferimento del calciatore Sculli al Genoa. 3) L’accusa sostiene che i compensi erogati dalla Lazio al sig. Alessandro Moggi per i due trasferimenti per i quali aveva ricevuto formale incarico, sarebbero stati illegittimamente detratti dalla società come costi sostenuti, perché, ritiene che, pur essendo stati fatturati e pagati tramite bonifici bancari, le prestazioni oggetto di fattura sarebbero state rese dal Moggi a favore del calciatore e non della società. 4) L’ammontare delle imposte che sarebbero state evase attraverso la detrazione di tali costi è di euro 28.000,00, ripartiti nelle due annualità 2011 (euro 16.000,00) e 2012 (euro 12.000,00). 5) La S.S. Lazio spa è certa di poter dimostrare agli inquirenti, nei quali ripone la massima fiducia, la piena regolarità del suo operato, per avere il procuratore Alessandro Moggi agito su incarico della Società, formalmente conferito, ed essere stato retribuito attraverso bonifici bancari“.

Aggiornamento 18.57 – Il comunicato del Vicenza: “In relazione ai provvedimenti notificati in data odierna da parte della Guardia di Finanza e a cui ampio rilievo si è dato negli organi di stampa quanto all’ipotesi di evasione fiscale, Vicenza Calcio Spa evidenzia che le fatture del procuratore sportivo Alessandro Moggi si riferiscono ad attività di intermediazione del tutto lecita disciplinata dal regolamento agenti nell’ambito del trasferimento del calciatore Matteo Paro. Esse derivano dall’emissione di due fatture da parte dell’agente per complessivo importo iva di euro 4.100. Si precisa altresì che nessun provvedimento disciplinare o di qualsivoglia altra natura potrà derivare nei confronti della società“.

Aggiornamento 18.44 – Questo il comunicato del Pescara: “Non scopriamo nulla di nuovo, sono vicende ormai in piedi da un anno e per le quali la società si è sempre messa a disposizione e senza nulla nascondere nei confronti degli organi competenti. Abbiamo sempre rispettato le regole e al momento stiamo lavorando per formulare un ricorso, confidando nel giusto iter di giustizia. Invitiamo tutti a restare tranquilli come siamo tranquilli noi e mi auguro che la vicenda non distolga l’attenzione sull’importante cammino dei nostri ragazzi, e anzi, mi auguro che i nostri tifosi sabato diano un segnale forte a tutto l’ambiente per l’amore e per la passione che noi tutti nutriamo nei confronti della Pescara Calcio.”

Aggiornamento 17.57 – Queste le parole di Alessandro Moggi: “Non ho mai eluso le norme del Fisco e dello sport, ho sempre rispettato i miei obblighi di contribuente. Tengo a precisare di aver improntato la mia attività al pieno rispetto delle normative sportive e statali. Nel confermare la mia fiducia nell’attività della magistratura, ribadisco l’assoluta regolarità del mio operato“.

Aggiornamento  17.56 – a 2 milioni a Crespo; oltre 1 milione ad Alessandro Moggi e 240mila euro a Galliani: sono alcune delle cifre delle presunte evasioni fiscali contestate dalla Procura di Napoli a dirigenti, calciatori e procuratori, per le quali il gip ha disposto il sequestro in quanto considerate profitto di reato. Nel dettaglio, fra i dirigenti sono attribuite evasioni per 64mila euro a Zamparini (Palermo); 69.720 ad Andrea Della Valle (Fiorentina); 30mila a Preziosi (Genoa); 37.500 ciascuno a Blanc e Secco (Juventus); 28.600 a Lotito (Lazio); 28.350 a Spinelli (Livorno); 8.321 a De Laurentiis (Napoli); 55.150 a Mezzaroma (ex Siena). Tra i calciatori oltre che per Crespo (1.965.797 euro) sequestri sono stati ordinati nei confronti di Denis (321.068); Mutu (211.293); Immobile (106.898); Nocerino (422.117); Fideleff (679.769); Lavezzi (394.454) e Milito (721.040). Tra gli agenti, infine, oltre a Moggi (1.164.223), sequestri per Mazzoni e Rossetto (709.630 euro), Hidalgo (1.244.487) e Rodriguez (1.000.837).

Aggiornamento 14.15 – Anche il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, una delle persone più in vista tra quelle colpite dall’inchiesta, ha commentato la vicenda

Aggiornamento 12.12 – Comunicato apparso sul sito del club del Milan:La Procura della Repubblica di Napoli ha ritenuto quest’oggi di notificare ad Adriano Galliani avviso di chiusura delle indagini per una vicenda assolutamente marginale e non fondata, che troverà la sua risoluzione sia sotto il profilo tributario, sia sotto il profilo penale, in una doverosa archiviazione”.

Aggiornamento 12.05 – Ho parlato con Lotito, non ha ricevuto nessun atto dal quale risulta che è indagato. Nessun avviso di garanzia, niente. Ha saputo tutto dalle notizie di oggi”. Così l’avvocato della Lazio, Gian Michele Gentile, in merito all’indagine della procura di Napoli, ‘Operazione Fuorigioco’, che vede tra gli indagati anche il presidente della Lazio, Claudio Lotito. “Se è indagato? La procura non se lo sarà inventato, ma ad oggi Lotito non ha avuto nessuna notifica di alcun atto”, sottolinea ancora il legale, che ha escluso anche la possibilità che la Guardia di Finanza possa aver perquisito gli uffici del patron laziale: “Non abbiamo nessun segnale di alcun tipo, se ci fosse stata una perquisizione – ha concluso – Lotito me lo avrebbe detto”.

Aggiornamento 11.57 –  C’è anche il nome del difensore della Nazionale attualmente in prestito dal Milan all’Atalanta, Gabriel Paletta, tra gli indagati dell’inchiesta della Procura di Napoli sul calcio. Tra i calciatori ancora in attività, secondo quanto si apprende, anche il centrocampista del Milan, Antonio Nocerino,l’attaccante dell’Atalanta German Denis,l’ex Pescara Fernando Quintero,l’ex attaccante del Napoli Ezequiel Lavezzi. Nell’elenco figurano anche i nomi di alcuni calciatori non più in attività: oltre a Hernan Crespo anche quello di Adrian Mutu e Diego Milito.

Aggiornamento 10.11 – IL MECCANISMO DELLA FRODE: I procuratori dei calciatori provvedevano a fatturare in maniera fittizia alle sole società calcistiche le loro prestazioni, simulando che l’opera di intermediazione fosse resa nell’interesse esclusivo dei club, mentre di fatto venivano tutelati gli interessi degli atleti assistiti dagli agenti medesimi. E’ questo, secondo il procuratore aggiunto di Napoli, Vincenzo Piscitelli, uno dei meccanismi fraudolenti che ha portato a perquisizioni e sequestri nei confronti di società di calcio di A e B. Inoltre, le società, da parte loro – sempre per la Procura – approfittavano dell’indebito vantaggio di potersi completamente dedurre dal reddito imponibile queste spese, beneficiando altresì della detrazione dell’imposta sul valore aggiunto relativa alla pseudo prestazione ricevuta in esclusiva.

In questo modo – si sottolinea – veniva consentito ai calciatori di non dichiarare quello che sostanzialmente era un fringe benefit riconosciuto agli stessi dalla società calcistica che si accollava, a vantaggio dell’atleta, anche la spesa per l’intermediazione. In altri termini, l’importo pagato dai club costituiva un reddito da imputare effettivamente al calciatore e, di conseguenza, la società calcistica ometteva il pagamento delle ritenute fiscali e previdenziali sul maggior reddito loro ascrivibile all’atleta.

Alcuni agenti stranieri, di nazionalità argentina, peraltro, mediante il ricorso a documentazione fiscale e commerciale fittizia e attraverso l’interposizione di società ‘schermo’ con sede anche in ‘paradisi fiscali’ distraendo i compensi ricevuti dalle legittime pretese erariali del Paese di produzione del reddito (Italia) e di quello di residenza fiscale (Argentina), delocalizzavano i proventi derivanti dalle attività professionali. A fronte dei rilevanti importi fraudolentemente evasi (oltre 12 milioni di euro), la misura patrimoniale del sequestro applicata – dice Piscitelli – ha lo scopo di tutelare in maniera cautelativa le casse dello Stato, facendovi rientrare le somme che illecitamente erano state sottratte al Fisco dagli indagati.

Aggiornamento 9.42 – Definita ‘Operazione Fuorigioco’è un sistema radicato per evadere presunte violazioni fiscali in operazioni di compravendita calciatori”, queste le dichiarazioni del procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli.

Aggiornamento 8.30 – E’ in corso una acquisizione di documenti da parte della Guardia di finanza negli uffici della sede del Milan. Secondo quanto si apprende, i militari delle fiamme gialle si sono presentati a Casa Milan verso le 8.30.

fonte: ANSA