ATP Finals, Federer: “Non sono qui per fare la comparsa”

Roger Federer
Roger Federer (Getty Images)

NOTIZIE ATP FINALS 2015 – Manca pochissimo all’inizio delle ATP Finals 2015 (clicca QUI per leggere il nostro speciale) e Roger Federer sembra avere intenzioni bellicose, come ha spiegato lui stesso in conferenza stampa: “Tutti noi presenti qui, abbiamo realizzato il nostro obiettivo. Arrivare al Master è l’obiettivo che ci fissiamo all’inizio dell’anno. Non è semplice staccare il pass per questo torneo. Puoi qualificarti rapidamente vincendo i Grand Slam, ma non è facile se Novak (Djokovic) ne vince tre e Stan (Wawrinka) uno. Giocare le Finals è una priorità per me, qui ho sempre ottenuto ottimi risultati. Sfidare i migliori tennisti è qualcosa che mi motiva, e non mi accontento di partecipare: sono venuto per vincere. Siamo in un’era in cui dominano pochi giocatori ed è buono per gli appassionati”.

Le nuove generazioni: “La gente ci riconosce, sa chi siamo. Ma è sempre positivo che ci siano ragazzi nuovi. Vedremo cosa succederà nei prossimi 5 anni: ci saranno tennisti giovani che diventeranno numeri uno e vinceranno Slam. Il periodo di transizione ci sarà ed è qualcosa di positivo”.

Così sul doping, argomento caldissimo in queste ore: “Penso che loro stiano dando il massimo ma possiamo fare meglio. Ogni qualvolta raggiungi i quarti di finale di un torneo, quando i punti sono importanti così come il denaro, dovresti sapere che farai il test. Penso che sia molto chiaro e semplice. E’ qualcosa che non deve durare settimane e mesi ma anni. Questo è il modo per spaventare la gente. Credo che il programma svizzero sia severo ma i test fuori dalle competizioni dovrebbero aumentare. Penso ancora che ciò dovrebbe accadere più frequentemente e sono sicuro che la Svizzera fa le cose come dovrebbero esser fatte. Fuori dalle competizioni quest’anno ho fatto 5 test. Ci devono essere più risorse. E’ molto importante. I giocatori devono capire che saranno testati. In questo modo a loro non verrà alcun pensiero strano. Sono sempre sorpreso quando esco dal campo dopo una finale e dico ‘Dov’è l’antidoping?’.