Siviglia. Llorente: “Juve sempre nel mio cuore. Ero limitato dal gioco di Allegri”

(getty images)
(getty images)

 

NOTIZIE CALCIO – Fernando Llorente, intervistato da La Gazzetta dello sport, regala la sua anteprima e suoi ricordi in maglia bianconera prima di Siviglia – Juventus: “Non ci posso credere: non parto per Torino. A questa partita ci tenevo tantissimo, ma ho un problema muscolare e preferiamo non rischiare. Ho passato due anni fantastici a Torino e la Juventus resterà sempre nel mio cuore, considero la città e la squadra come una seconda casa. Mi sento ancora juventino e ora per questi risultati soffro come se fossi ancora lì. Questa estate, quando ancora ero a Torino, eravamo consapevoli che non sarebbe stato facile. Avevamo perso tre giocatori importanti come Pirlo, Tevez e Vidal, tre titolari, gente che risolve le partite. Quando si cambia tanto ci vuole tempo per ritrovare l’unione e lo stile di gioco. Visti i nuovi acquisti avevo capito che lo spazio si era ridotto. Alla Juventus non sarebbe dispiaciuta una mia partenza e quando è arrivata la proposta del Siviglia, che gioca la Champions, è arrivata la quadratura del cerchio. Mi è dispiaciuto molto andar via. Dell’Italia mi mancano tante cose. I compagni, gli amici che mi ero fatto fuori dal calcio, certe cose da mangiare, la tranquillità di Torino. Vivevo in centro ed era meraviglioso. Per quanto riguarda il mio rendimento, il sistema di gioco di Allegri mi ha danneggiato, poi ci ho messo del mio, non facendo tutti i gol che dovevo fare. Con Conte giocavamo più sulle fasce e la cosa mi favoriva. Già, Morata l’ho fatto inserire benissimo. A parte gli scherzi, Morata è un grande giocatore. Ha potenzialità enormi e l’ha dimostrato nella seconda parte della scorsa stagione. Ha un grande futuro davanti a se e deve continuare a crescere e non smettere mai di lavorare e impegnarsi. La Juve è una delle squadre più forti d’Europa e non aspetta nessuno. Obiettivi diversi, ma crisi e cause simili: noi non puntiamo alla Liga, ma a un piazzamento Champions. Però sono sicuro che la Juve a primavera sarà lì a lottare. Certo che se guardo alla classifica, con Inter, Fiorentina e Torino lì su, i peggiori rivali della Juventus. Sono contento di non dover andare al bar e in giro in centro, immagino che i torinesi stiano godendo parecchio. Andreolli e Immobile? Sta facendo benissimo, nonostante sia arrivato a fine mercato e da una squadra nella quale non giocava quasi mai. E’ una sorpresa. Immobile? Due anni fa è stato capocannoniere della serie A e certe cose non succedono per caso. Ha avuto difficoltà a Dortmund, ma qui lo vedo bene. Emery? E’ preparato, attento, tatticamente all’avanguardia e sa trasmettere alla perfezione ciò che ha dentro, tanto le idee come le emozioni. In Italia farebbe benissimo”.