Fiorentina. Pasqual: “Senza Salah perdiamo qualcosa”

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NOTIZIE FIORENTINA – Direttamente dal ritiro di Moena il difensore e capitano della Fiorentina, Manuel Pasqual, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa. Queste le sue parole riportate da Tuttomercatoweb.com: “La dodicesimo stagione in vola? Ero dubbioso su come avrei trovato la squadra dopo questi mesi: ho trovato grande energie e grandi sorrisi. La squadra può davvero far bene, ho visto grande carica. Nel 2005/2006 arrivammo 4° e sembrava che avessimo vinto lo scudetto, quest’anno invece con lo stesso piazzamento sembrava che avessimo fatto male. La nostra squadra ha fatto tre anni stupendi e ringrazio giocatori e tutto lo staff, ora è il momento di ripartire e ricominicare a fare qualcosa di importante. Salah? E’ normale che quando va via un allenatore che ha fatto bene c’è dispiacere, non conosco bene i motivi: do il benvenuto ad un allenatore che ha saputo fare bene come giocatore e che spero che ci porti in alto. Su Salah ho visto solo delle foto di qualche documento: quando uno firma una cosa, si deve accertare di quello che firma. Mi dispiace aver perso un grande giocatore, che ci ha fatto godere tutti. Senza Salah questa squadra ha qualcosa in meno. Spero che chi arriverà potrà darci una mano e fare meglio. La squadra per il prossimo campionato? Solo a distanza di dieci mesi capiremo la qualità del mercato. E’ un dispiacere perdere giocatori come Salah, ma sono convinto che la società saprà sostituire tutti i partenti. Il mio addio? La società mi ha dato un segnale positivo quando a gennaio mi ha detto che non sarei andato via rinnovandomi il contratto in un momento complicato. L’ambiente? Quando siamo arrivati in semifinale delle coppe sembrava che avessimo già vinto. Mi è dispiaciuto questo atteggiamento. Siamo arrivati tre anni di fila al quarto posto e nessuno lo ha sottolineato. La squadra ha fatto una grande stagione. All’interno della stagione ci sono alti e bassi ma se fosse matematica tutte le squadre vincerebbero il campionato. Paulo Sousa? Non ho passato tanto tempo con lui. L’ho conosciuto lunedì scorso e l’ho rivisto ieri sera. E’ una persona schietta e diretta e che chiede tanto. E’ uno che sa anche concedere. Spero che possa portarci a degli ottimi risultati. Vincere il primo trofeo? Metterei la firma per arrivare quarto anche quest’anno. Vorrei vincere qualcosa e mi piacerebbe andare all’Europeo. Vincere da capitano dopo dieci anni in viola ci spero e ci conto. La Nazionale arriva tramite le prestazioni con il club. Ci credo perché non ho mai giocato una competizione con la Nazionale. Mario Gomez? Non abbiamo mai dubitato nelle sue qualità. E’ importantissimo per noi e spero che lui e Rossi possano essere i nuovi acquisti di questo anno zero. Hanno grandi qualità tecniche e umane e possono farci fare il salto di qualità. Gli stimoli? Sono tornato molto carico. Ho voglia di rimettermi in gioco e di raggiungere grandi obiettivi con la squadra. Ho avuto una settimana in più e quindi sono anche meno stanco. I giovani? Li ho visti durante le finali Primavera. Mi rivedo in Zanon nella mentalità e nel suo modo di ragionare. Non l’ho ancora visto allenarsi ma credo che sia un ottimo giocatore che parte con il piede giusto. Capezzi e Camporese possono intraprendere una strada importante nel calcio che conta. Conte indagato? Fino a quando la giustizia non mette fine all’indagine non mi schiero e non dico quello che penso. E’ un allenatore vincente e si vede dai numeri. Alla Juve li ha fatti stravincere. E’ un allenatore che in questo momento è l’uomo giusto per il calcio italiano e per la Nazionale. Ti fa dare tutto. Personalmente posso solo ringraziarlo perché mi ha dato fiducia anche quando non giocavo. Le avversarie? L’Inter è partita con i grandi colpi. Le altre squadre sono solo voci. Il Milan ad esempio sembra sempre che compri qualcuno ma poi non succede niente. Anche tornando alla Fiorentina, il mercato è lungo. Sousa avrà tempo di poter inserire i giocatori nuovi. Bernardeschi? Dar consigli non è mai semplice perché uno dovrebbe sapere tutta la storia fino in fondo. Io non so quello che gli è stato proposto. Secondo me quello che lo può convincere è se il tecnico lo vede all’interno della squadra o no. Questo è fondamentale e lo possono sapere solo loro. Sousa è uno a cui piace parlare. Il consiglio che gli posso dare è quello di parlare con il tecnico e con i direttori per prendere una scelta. Non so se ci sono altre offerte. Un mio compagno a gennaio mi ha chiesto se doveva restare o andare a giocare e gli ho detto che doveva andare via. Io sono sincero nei miei consigli e quindi gli ho detto così. Se uno può diventare un grande calciatore come Bernardeschi penso che possa continuare qui ed un giorno, se diventerà grande, allora potrà cambiare in futuro. Il mio ruolo con Sousa? Ci ho parlato un quarto d’ora lunedì scorsa e mi ha confidato alcuni dettagli sul modo che ha di allenare. Io gli ho chiesto di stare attento nel modo di allenare e di dare continuità al lavoro di Montella. Lui non ha giustamente ancora le idee chiarissime perché non ha ancora la squadra al completo. Adesso ci può stare che abbia un’idea di gioco e poi cambi in corsa. Lui vuole grandissimo pressing. Vuole tenere la palla e non lasciarla agli avversari. Questo è quello che ho capito ed è l’input più grande che ci ha dato. Balotelli? Mario ha delle grandissime qualità. Potrebbe spostare gli equilibri a suo piacimento. Finché non vedo l’ufficialità però, non mi voglio esprimere su un suo possibile arrivo a Firenze“.