Milan. Mihajlovic: “Progetto ambizioso. Sicuramente saremo in alto”

(getty images)
(getty images)

 

NOTIZIE MILAN – Le squadre milanesi tornano al lavoro, alle 11 si è svolta a Casa Milan la conferenza stampa di presentazione del tecnico del Milan Sinisa Mihajlovic: “È una grande soddisfazione essere qua. Nel calcio ho vissuto tante prime volte, ma questa mi regala emozioni particolari. Le ambizioni, il clima che si respira ti fa capire quello che sapevo anche dall’esterno, che il Milan è un top club mondiale. Voglio ringraziare il presidente Berlusconi e il dottor Galliani per avermi scelto. È per me un motivo di orgoglio, farò di tutto per ricambiare la fiducia, che spero di ottenere anche dai tifosi milanisti. Faremo di tutto per farli tornare allo stadio. Ci sono tutti i presupposti, la società si sta muovendo benissimo sul mercato. Abbiamo preso tre grandi giocatori. Non c’è oggi in Italia un progetto più ambizioso di questo. Il nome Milan va protetto e difeso. Nell’era Berlusconi ci sono stati allenatori cresciuti nel Milan, ma anche quelli venuti da fuori, che hanno vinto Scudetti. Io non sono ruffiano, non ho una storia rossonera da regalare ai tifosi, posso solo convincerli con il mio lavoro e la mia professionalità. Non posso trasmettere un senso d’apparenza, perché ancora non ce l’ho, è presto. Però ho incontrato spesso il Milan e posso far capire alla squadra quanto rispetto e timore incutono agli avversari. Tutti devono tornare ad avere paura dei tifosi e il nostro stadio deve tornare a essere un fortino. Chi vuole batterci, dovrà essere più forte caratterialmente e moralmente e questo sarà difficile. Per riuscirci bisogna lavorare e tornare a essere ottimisti. Sono convinto che, se saremo tutti uniti, quest’anno possiamo toglierci delle soddisfazioni”.

Obiettivi: “L’obiettivo del Milan è vincere tutte le partite, poi vedremo dove saremo. Sicuramente saremo in alto”

Sul modulo: “Non c’è un modulo che ti fa vincere o perdere una partita. Bisognerà vedere i giocatori che ci sono in rosa e metterli dove possono rendere al meglio. Abbiamo preso due grandi attaccanti, quindi giocheremo con due punte. Non mi piace giocare con la difesa a tre. Con quelli che ci sono atualmente, un modulo che più si adatta è il 4-3-1-2, ma vderemo quello che succederà. Avremo il tempo per valutare tutto. Avremo anche un altro modulo da utilizzare a partita in corso”.

Sui singoli giocatori: “Sono giocatori importanti, di qualità e italiani, che è importante. Sono anche giovani. Quando hai giocatori di qualità, non è un problema, perché si possno adattare a qualsiasi ruolo dell’attaco. El Shaarrawy è un esterno, ma possiamo inventarlo centrocampista interno, ma bisogna vedere la sua voglia. Lui mi ha dato la piena disponibilità, vediamo se riusciamo a farlo. Bonaventura può ricoprire tutti i ruoli in attacco, sia interno che trequartista. Menez può fare il trequartista o la seconda punta, dipende dagli avversari che incontreremo”.