Caso Catania. Giornata impegnativa per Lega Serie B e FIGC

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NOTIZIE CASO CATANIA – Svolta nelle indagini che vedono coinvolto il Catania Calcio, accusato di aver comprato cinque partite nell’ultimo campionato per ottenere la salvezza. Nell’interrogatorio odierno il presidente dei siciliani, Antonino Pulvirenti, ha ammesso di aver comprato le sfide per 100 mila euro a gara. Inoltre il numero uno ha detto di non aver mai scommesso ma che ha agito per il bene della sua squadra.

Dopo questa ammissione nelle prossime ore verranno interrogati gli altri indagati. Per il Catania ora la Serie B diventa sempre più lontana mentre è possibile una retrocessione nei dilettanti per illecito sportivo.

Aggiornamento 15.09 – I legali del presidente del Catania dicono: “Il nostro assistito ha ammesso di aver avuto contatti per combinare le partite ma ritiene che i contatti non abbiano avuto nessuna incidenza sugli incontri“.

Aggiornamento 15.51 – Il comunicato della società che annuncia le dimissioni di Pulvirenti: “Il signor Antonino Pulvirenti, che qualche giorno addietro si è dimesso da tutte le cariche sociali del Calcio Catania, ha chiarito oggi la sua posizione nel corso di un lungo interrogatorio dinanzi al giudice delle indagini preliminari, dimostrando in particolare la sua assoluta estraneità al fenomeno del calcioscommesse.
Il signor Pulvirenti ha ammesso di aver avuto dei contatti con altri soggetti al fine di condizionare il risultato di alcuni incontri, e ciò al fine di salvare dalla retrocessione il Catania.
Ha tuttavia manifestato la convinzione, anche alla luce della lettura degli atti, che tali contatti non abbiano avuto nessuna reale incidenza sull’esito degli incontri in questione”.

Aggiornamento 16.19 – Le parole del presidente della Lega Serie BAndrea Abodi: “La giustizia sportiva prevede per responsabilità diretta la radiazione per le persone, la retrocessione per le società. Altre squadre coinvolte direttamente? Per sapere nel dettaglio aspettiamo che i magistrati di Catania facciano il loro lavoro e lo condividano con la Procura Federale

30 GIUGNO 2015

Aggiornamento ore 13.22 – Queste le parole di Pasquale Fazio, ex difensore della Ternana, su un possibile suo coinvolgimento: “Sono completamente estraneo ai fatti riportati dai giornali. Nego di essere mai stato avvicinato prima, durante o dopo una gara, da persone interessate a concordare l’esito delle partite. Ho incaricato gli avvocati Marco Scognamillo e Luigi Marsico di tutelare i propri interessi e la propria reputazione nelle sedi più opportune“.

Aggiornamento ore 13.42 – Le dichiarazioni del presidente della FIGC, Carlo Tavecchio: “Vogliamo giustizia e in fretta, se non facciamo queste misure i campionati non partono nei termini. È ovvio quindi che questo provvedimento si faccia“.

Aggiornamento ore 16.56 – Le parole del presidente del CONI, Giovanni Malagò: “Chi è coinvolta è la Serie B, che forse è la Lega che aveva meno problemi. Su questo sarò inflessibile: se non si dovesse partire con i campionati, certi delle squadre iscritte, il commissariamento sarà inevitabile. Il sistema calcio giorno dopo giorno perde credibilità ed è chiaro che io vengo tirato per la giacchetta, soprattutto dall’opinione pubblica e da alcuni rappresentanti che sono schifati, inorriditi da quello che è successo. Io ho idee molto chiare e le sostengo da quando sono stato eletto. Non mi manca il coraggio di fare tutto e non ho nessun problema a prendere anche decisioni molto forti, ma non posso andare in fuorigioco, perché non mi va di passare il resto della mia vita in aule di tribunali per i ricorsi che ci sono“.