Editoriale. Premier League, il punto sulle panchine della prossima stagione

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NOTIZIE PREMIER LEAGUE – Cala il sipario sulla Premier League 2014/15: trionfa Mourinho, che chiude davanti a City e Arsenal. United ai preliminari, Tottenham Liverpool, una tra Aston Villa e Southampton, e West Ham in Europa League (quest’ultima per Fair Play). I Tigers di Steve Bruce accompagnano il Burnley e il Qpr alla triste porta della Championship. Si salva dunque il Newcastle, protagonista di un finale di stagione drammatico che li ha visti rischiare la retrocessione dopo una incredibile serie di 8 sconfitte consecutive tra marzo e maggio, che disputerà la massima competizione inglese il prossimo anno assieme alle neopromosse Watford della famiglia Pozzo, la matricola Bournemouth e il Norwich, che ha spento ieri a Wembley i sogni del Boro. 

Ma quali saranno i progetti futuri dei club del campionato più bello e più importante del mondo? Il Chelsea campione in carica vorrà sicuramente confermarsi all’interno dei confini nazionali, costruendo una rosa in grado di lottare su più fronti fino in fondo, dando l’assalto alla Champions. Mourinho resta quindi fisso sulla panchina dei Blues, continuando il suo secondo ciclo a Stamford Bridge. Chi potrebbe cambiare allenatore e’ il Manchester City, che col tempo ha sviluppato una mentalità da grandissima squadra, ma che vive i secondi posti come un fallimento. La seconda stagione di Manuel Pellegrini all’Etihad è stata infatti priva di successi, ma la posizione del tecnico cileno appare comunque solida al momento.

C’e’ invece da valutare attentamente la posizione di Brendan Rodgers, il quale ha fallito al terzo anno di progetto Liverpool, e non ha saputo replicare alla partenza di Suarez con acquisti non a livello della partenza dell’uruguagio. Lallana, Lambert e Lovren sono si buoni giocatori, ma non ci si può costruire una squadra attorno. La scommessa Balotelli, pagato fior di milioni, è l’immagine perfetta per la deludente stagione dei reds, che chiudono l’era Gerrard con due ko pesanti con Crystal Palace e Stoke City. Appare oggi ironico ricordare le parole che Rodgers riservò alla campagna acquisti del Tottenham del post-Bale: ‘’Se spendi 100 milioni sul mercato, il tuo obbiettivo minimo e’ considerarti contendente al titolo’’.

Escluse sorprese, Wenger resta all’Arsenal a cercare di nutrire il suo sogno di riportare i gunners sulla vetta d’Inghilterra, ma e’ la mentalità vincente quella che manca ai cannoni. Chi ambisce ad essere una contendente al titolo sarà lo United di Van Gaal, che ha già messo mano al portafoglio per assicurarsi il fantastico talento del PSV, Memphis Depay, ala perfetta per partire dalla sinistra, ambiziosa e da doppia cifra, pronta a mettere in panchina Ashley Young. A salutare i Red Devils prematuramente e’ pero Radamel Falcao, che causa un rapporto non proprio idilliaco con il tecnico olandese, è costretto a lasciare la sua avventura inglese dopo un solo anno, tornerà infatti al Monaco per fine prestito e rappresenterà sicuramente uno dei nomi più caldi che offrirà il mercato internazionale 2015. El tigre puo diventare dunque un top player appetibile per le squadre nostrane.

Al secondo anno di progetto giunge anche il Tottenham di Mauricio Pochettino. The Poch ha cambiato molto dalle parti del Lane, ha installato una nuova mentalità, ha messo in atto le sue idee, e ha concluso una buona stagione con un quinto posto e una finale di coppa di lega. Si è dimostrato un tecnico talentuoso in grado di valorizzare i giovani con la sua passione come pochi altri. Ryan Mason e’ finito in nazionale, Nabil Bentaleb è ormai una realtà, e Harry Kane è diventato uno degli attaccanti più forti in circolazione. L’obiettivo del prossimo anno è dare la caccia alla Champions League, vera e propria ossessione del club del nord di Londra, ma il primo obbiettivo del presidente Levy dovra essere per forza di cose regalare a Pochettino una squadra composta da suoi giocatori, e vendere gente che ha deluso, o appartenente a cicli precedenti, come il controverso Adebayor, o gli stessi Lennon, Soldado e Paulinho.

Fino a questo momento, l’unico cambiamento ufficiale resta comunque quello del West Ham, che esonera Big Sam Allardyce attraverso una vera e propria caduta di stile di Gold e Sullivan, i due proprietari, che lo cacciano mentre si stava ancora disputando l’ultimo match di campionato a Newcastle. Sarà un’estate calda aldilà della manica, che vedrà ingenti investimenti di denaro sul mercato che arricchiranno lo spettacolo offerto dal miglior campionato al mondo e ne valorizzeranno sempre più la sua bellezza.

S.D.