Calcioscommesse. Nuova ondata, questa volta grande ‘giro’ in Lega Pro e Serie D

(Getty images)
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NOTIZIE CALCIO – (ANSA) Nuova inchiesta sul calcioscommesse: la Polizia di Stato sta eseguendo decine di fermi in tutta Italia nei confronti di calciatori, dirigenti e presidenti di club. L’inchiesta è coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. L’accusa è associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. La nuova indagine della Polizia di Stato sul calcioscommesse, condotta dagli uomini del Servizio centrale operativo e della Squadra mobile di Catanzaro, avrebbe accertato l’esistenza di due diverse associazioni criminali in grado di alterare i risultati degli incontri di Lega Pro e di Serie D. Decine le partite che sarebbero oggetto di combine.

I poliziotti del Servizio centrale operativo e della squadra mobile di Catanzaro stanno operando nelle province di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Bari, Napoli, Milano, Salerno, Avellino, Benevento, L’Aquila, Ascoli, Monza, Vicenza, Rimini, Forlì, Ravenna, Cesena, Livorno, Pisa, Genova e Savona. Fra i personaggi coinvolti nell’indagine, oltre a calciatori ed ex, presidenti e dirigenti di club, figurano anche soggetti stranieri, un presunto appartenente alla cosca Iannazzo, potente clan della ‘Ndrangheta operante nella provincia di Lamezia Terme, e un poliziotto.

Perquisizioni sono in corso da parte della Polizia nelle sedi di diverse squadre di Lega Pro e sedie D che sarebbero coinvolte a vario titolo nell’indagine sul calcioscommesse. Le perquisizioni riguardano anche i domicili di dirigenti, allenatori e calciatori che, secondo l’indagine, si sarebbero associati per truccare le partite. Le due distinte organizzazioni scoperte, una operante in Lega Pro e una in serie D, erano in grado di alterare i risultati e investire denaro nel giro delle scommesse, sia in Italia sia all’estero.

Aggiornamento ore 9.00 – Quella degli Iannazzo, secondo i magistrati della Direzione distrettuale antimafia, è una cosca «d’elite della mafia imprenditrice» dedita agli affari, ma anche capace di scatenare una guerra con altre consorterie per mantenere il proprio predominio sul territorio. Nel corso dell’operazione condotta la settimana scorsa da squadra mobile di Catanzaro, Sco, Dia e Guardia di finanza, sono state una quarantina le persone arrestate, tra le quali alcuni imprenditori. È stato captando alcune conversazioni di Pietro Iannazzo nel corso di quella indagini che gli investigatori hanno saputo delle combine su varie partite dei campionati di Lega Pro e Cnd per alterare i risultati al fine di ottenere vincite cospicue con le scommesse.

Aggiornamento ore 13.10 ECCO LE PARTITE SOTTO INCHIESTA – Le partite di Lega Pro abruzzesi sulle quali gli investigatori e gli inquirenti hanno accertato le combine che sarebbero state realizzate nel corso della stagione 2014-2015 dalle due distinte associazioni scoperte con l’operazione di oggi sono Santarcangelo-L’Aquila; L’Aquila-Savona; L’Aquila-Tuttocuoio; L’Aquila-Santarcangelo.

Aggiornamento 13.20 – LE PAROLE DI TAVECCHIO –  «Ci dichiariamo parte lesa per quanto sta succedendo perchè continuiamo a subire tutte le situazioni del Paese. Il calcio non viene aiutato da questi scandali. Noi siamo un soggetto che vuole difendere il sistema da certe cose ma i nostri mezzi non sono all’altezza». Così il presidente della Figc Carlo Tavecchio sul calcioscommesse in Lega pro e dilettanti.

Aggiornamento 14.40 – ECCO I NOMI DELLE PERSONE SOTTOPOSTE A FERMO –  Quattro presidenti di società di calcio, undici dirigenti a vario titolo, 12 tra calciatori in attività ed ex, un magazzinieri e finanziatori italiani ed esteri: sono le persone sottoposte a fermo stamani dalla polizia nell’ambito dell’inchiesta Dirty Soccer. Questi i nomi: PRESIDENTI: Mario Moxedano, Neapolis; Antonio Flora, Brindisi; Giorgio Flora, vice presidente Brindisi; Maurizio Antonio Pagniello, ex presidente Trento; DIRIGENTI SPORTIVI: Antonio Ciccarone, ds Neapolis; Francesco Molino, ds Montalto Uffugo; Antonio Palermo, Montalto Uffugo; Vito Morisco, dg Brindisi; Ercole Di Nicola, ds Aquila; Vincenzo Nucifora, ex ds Torres; Mauro Ulizio, dg Monza e dg di fatto del Pro Patria; Massimiliano Carluccio, socio occulto e dirigente di fatto del Pro Patria; Gianni Califano, ds Monza; Fabrizio Maglia, Vigor Lamezia; Felice Bellini, dirigente marketing Vigor Lamezia; CALCIATORI: Raffaele Moxedano, Neapolis; Emanuele Marzocchi Puteolana; Salvatore Astarita, ex Akragas; Savino Daleno, ex calciatore e consulente del Brindisi; Fabio Di Lauro, ex calciatore e imprenditore; Marco Guidone, Santarcangelo; Francis Obeng, Santarcangelo; Mohamed Lamine Traorè Santarcangelo; Giacomo Ridolfi, Santarcangelo; Andrea Ulizio, San Marino ex Pro Patria; Adolfo Gerolino ex Pro Patria; Vincenzo Melillo Pro Patria; ALLENATORI: Marco Tosi, ex Pro Patria; Ninni Corda, Barletta; ALTRI PERSONAGGI: Daniele Ciardi, magazziniere Santarcangelo; Enrico Malvisi, imprenditore e scommettitore; Marcello Solazzo, uomo fiducia Carluccio; Stefano Benini, uomo fiducia Carluccio; Alberto Scarnà, sovrintendente polizia e uomo fiducia Di Lauro; Raffaele Pietanza, uomo fiducia Carluccio e Solazzo; Diego De Palma, imprenditore e finanziatore; Raffaele Poggi, finanziatore; Bruno Califano, padre di Gianni; Massimo Cenni; Sebastiano La Ferla, uomo fiducia Bellini; FINANZIATORI ESTERI: Aleksander Brdanin; Uros Milosavljevic; Milan Jovicic; Ala Timosenco, interprete; Erikson Araci, collaboratore Di Lauro; Ioana Delia Dan, interprete; Edmond Nerjaku imprenditore e finanziatore; Robert Farrugia e Adian Farrugia. (Ansa)

Aggiornamento 18.24 – Aveva progetti importanti Massimiliano Solidoro. Attraverso le intercettazioni si è visto come l’ex attaccante dilettantistico offre al direttore sportivo dell’Aquila Ercole De Nicola un gruzzoletto importante per acquistare il Rimini. Queste le parole sostituto procuratore Elio Romano: “Gli attori protagonisti di questo nuovo “romanzo criminale” arrecano il maggior danno, restituendo le passioni e le speranze sportive deformate dalla loro mercificazione piegata alla realizzazione del mero interesse economico proprio. Si fanno beffa delle passioni di quanti seguono la propria squadra del cuore e ledono gli investimenti di denaro e speranze che impegnano le famiglie dei ragazzi che si affacciano al mondo del calcio. Le investigazioni effettuate hanno sino ad ora fatto emergere un sottobosco criminale ben innestato nel mondo del calcio, le cui fila sono tenute da “professionisti” dello sport che approfittano della propria funzione, in seno alle società calcistiche, per combinare partite dei campionati, al fine di alterare il risultato, per lucrare sulla combine, scommettendo essi stessi sull’evento sportivo. Lo sviluppo successivo dell’indagine ha fatto trasparire, in sostanza, un quadro dalle tinte fosche le cui figure principali agitano i propri biechi interessi sotto le mentite spoglie di professionisti del calcio, dietro la cui maschera rispettabile tramano -in realtà- frodi sportive, in maniera sistematica. Ogni figura del quadro investigativo abusa della propria funzione, rendendola strumento di vanagloriose ambizioni personali e avidi interessi economici. Ciascuno degli indagati piega il proprio ruolo costruendo reticolati sistemi di corruttela in cui ognuno figura quale artefice e beneficiario, in termini di profitto economico ovvero prestigio sociale, in seno alle comunità cui afferiscono le squadre di appartenenza, quale che ne sia la funzione“.

Aggiornamento 20.30 – Il comunicato ufficiale del Tuttocuoio: “La società A.C. Tuttocuoio 1957 esclude qualunque coinvolgimento nella vicenda e smentisce anche la notizia riguardante un presunto ruolo dirigenziale del signor Andrea Bagnoli con la nostra società, con la quale il suindicato non svolge alcun ruolo dirigenziale nè di altra natura. Noi non sappiano assolutamente niente: il Tuttocuoio non ha avuto nessuna perquisizione nè è mai stato al centro di interessi. Siamo completamente estranei a tutta la vicenda”.