F1. Gp Malesia; Le dichiarazioni dopo la seconda prova libera

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Le dichiarazioni dei piloti dopo la seconda prova libera del Gp di Sepang in Malesia:

Lewis Hamilton a Sky Sport –  «Il problema con il motore è risolto, la squadra ha lavorato benissimo, siamo riusciti a risolvere tutto e a uscire di nuovo, sono felice di aver fatto quel bel giro perché il tracciato non è facile e abbiamo girato poco. Ferrari più vicina qui rispetto all’Australia? Sembra proprio di si, ma vediamo domani però»

Sebastian Vettel a Sky Sport: «Fa davvero caldo e questo rende difficile lavorare per tutte le macchine con gli pneumatici, ma è stata una buona giornata, sono abbastanza soddisfatto di quello che ho fatto, si poteva fare meglio con la velocità ma va bene oggi per le prove libere. Sensazioni per le qualifiche? Vedremo, credo che saremo vicini noi e le Williams e probabilmente anche Red Bull e Toro Rosso. È difficile da dire, quelle davanti saranno sempre forti»

Kimi Raikkonen: «Non è che il tracciato sia speciale, ho ottenuto delle vittorie qui, è vero. Questa mattina le cose erano un pò più semplici, nel pomeriggio più difficili, ho avuto dei problemi con gli pneumatici, ma il tempo sul giro abbastanza buono, sicuramente miglioreremo per domani, dobbiamo lavorare sul set-up e cercheremo di fare del nostro meglio».

Nico Rosberg a Sky Sport: “Un problema di affidabilità sull’altra macchina che ha avuto anche un effetto su di me perché siamo uguali da quel punto di vista e ho fatto meno giri, ma la macchina va bene. Manca un pò di posteriore, scivola tantissimo, ma a parte quello va tutto bene. Nel passo gara Ferrari più vicina? Si, sembra che oggi la Ferrari sia abbastanza vicina, ma siamo ancora i più veloci. Qualifiche? È sempre molto importante, e devo far bene anche io per battere Lewis”.

Daniel Ricciardo a Sky Sport: “«È stato un altro venerdì difficile, ma la guidabilità è migliore rispetto a Melbourne. Questo è importante. Siamo concentrati sulla macchina ma abbiamo ancora qualche problema, usavamo cinque cilindri e non sei, questo è il problema. Kvjat? Si, nel pomeriggio è andato meglio e il suo giro è stato vicino a Williams e Ferrari, questo è importante, fino adesso è quanto più vicino siamo mai stato”.

Fernando Alonso a Sky Sport: “Le sensazioni sono state buone. L’esperienza che avevo fatto questo inverno era sempre di molta difficoltà e poca affidabilità e pochissimi giri, e oggi mi aspettavo dei problemi, di fermarmi mille volte, invece è andato tutto perfetto. È bello vedere tutti gli avversari in pista perché nei test non hai i riferimenti, ed è stato molto positivo. Fisicamente non sono al 100% ma piano piano ci arriveremo e vediamo domani. È la prima volta in qualifica, vediamo dove siamo. In Australia eravamo molto indietro, 4 secondi e mezzo, speriamo di migliorarlo qui. La macchina in ogni week-end migliorerà molto rapidamente, sappiamo che il livello base è troppo indietro ed è più facile migliorare quando siamo così indietro. Vediamo domani a che distanza siamo in qualifica, ma possiamo fare un passo avanti di un secondo, un secondo e mezzo, e in quindici giorni non è male“.

Christian Horner (Team Principal Red Bull): “Credo Cyril Abiteboul abbia molto coraggio a sedersi qui tra Toro Rosso e Red Bull. Quello che è successo a Melbourne è stato un week-end di grandissima frustrazione, ma è incoraggiante la reazione che ha mostrato la squadra. Tra Melbourne e qui sono stati fatti importanti passi avanti. La situazione è complessa, soprattutto se si è una squadra con un fornitore esterno di motori. Credo che il modo in cui le squadre hanno lavorato, è davvero notevole. Abbiamo avuto grandissimi risultati con l’alleanza con Renault negli ultimi cinque-sei anni. 50 Gran Premi, otto titoli, 4 costruttori, sempre con la spinta della Renault. Sono persone di grandissime capacità, è evidente. Quest’anno la Mercedes ha messo l’asticella molto in alto. Ha fatto un lavoro enorme e adesso spetta a noi lavorare, altrettanto duramente, per cercare di recuperare il terreno. La frustrazione della prima gara deriva soprattutto dalle aspettative che erano più alte e l’impressione è stata quella di fare un passo indietro e non in avanti, ma abbiamo esaminato tutti i problemi e credo che stiamo iniziando a capire dove stavano, e questo weekend è già un passo avanti. Ipotesi di ritiro della Red Bull dalla F1? Helmut credo intendesse dire che se ci dovessimo trovare nella situazione in cui potremo trovarci senza fornitore di motori, se la Renault decidesse di ritirarsi, Mercedes non ci darebbe i motori e difficilmente potremmo prendere un motore Ferrari e potremmo, di fatto, trovarci costretti a dover abbandonare questo sport. La Red Bull deve tenere presente il suo ritorno sugli investimenti, se il marchio rende. Ci sono dei campanelli di allarme con delle gare come quelle di Melbourne, ma la stagione sarà lunga. La Red Bull vuole essere nella F1, vuole gareggiare, vuole cercare di affrontare tutte le questioni. Lavorare allo sviluppo dei motori Renault? Innanzitutto noi non vogliamo diventare produttori di motori, cerchiamo di dare il nostro sostegno a Renault, quello che cerchiamo di fare è lavorare in modo coordinato con Renault per dare assistenza nelle aree in cui forse c’è qualche carenza. Bisogna pensare sul lungo termine non sul breve. Io mi occupo della squadra. Non siamo noi a gestire la F1, è Bernie Ecclestone e la Cvc, e la distribuzione dei fondi è stata decisa da loro. La F1 è un settore particolarmente costoso e dobbiamo concentrarci sui fattori che determinano i costi. Il regolamento tecnico e sportivo spingono i costi. I problemi ci sono per tutti, anche i grandi team hanno problemi di bilanci, anche se sono diversi rispetto alle piccole squadre. Il punto è che ci sono delle regole e ognuno cerca di utilizzarle nel modo migliore possibile. La Ferrari ha grandi mezzi ma negli ultimi 5-6 anni forse ha speso più soldi di tanti altri ma non sono riusciti a portare a casa i risultati”.

Cyril Abitebour (Direttore generale Renault Sport F1): “«La priorità assoluta è far funzionare al meglio il motore. A Melbourne abbiamo visto che la stagione non è iniziata come volevamo, quindi prima di iniziare a pensare a creare una macchina dobbiamo avere il pieno controllo del motore. È questa la nostra priorità. Problemi con la Red Bull? A Melbourne c’è stata una grandissima delusione per tutta la squadra, quindi Renault, Red Bull e Toro Rosso. Siamo stati molto delusi, frustrati per tutto il lavoro che era stato fatto e per le aspettative di questa stagione. L’obiettivo è di quello di ridurre la forbice con la Mercedes, questa è la priorità per ciascuno di noi. Non siamo dove volevamo e questo ha creato grandissima frustrazione e forse ci ha fatto fare qualche commento non giustificato da entrambe le parti, ma credo che dobbiamo superarlo e concentrarci sui progressi. Non credo che siamo così lontani dal vedere dei risultati, chiaramente siamo lontani da quello che volevamo, che sarebbe quello di arrivare a delle vittorie. Ci sono state tantissime modifiche nella Renault Sport, siamo a marzo e sarebbe assurdo cambiare di nuovo, ma detto tutto questo dobbiamo fare dei passi avanti. Possiamo migliorare la collaborazione con la Red Bull e sono abbastanza certo che troveremo una collaborazione di grande successo. Lasciare il circus? Posso confermare che stiamo esaminando varie opzioni, anche di abbandonare la F1, se ci dà problemi e non porta valore in termini di reputazione. Crediamo di essere una protagonista credibile e vogliamo gareggiare tra i migliori e dobbiamo pensare a cosa dobbiamo fare per migliorare, ma per ora ci concentriamo sui motori”.

Paul Hembery (direttore Motosport Pirelli): “Se queste condizioni persistono fino a domenica, quasi certamente saranno le più calde che vivremo quest’anno, e saranno un ottimo test per le nostre gomme. La mescola media sta soffrendo un pò più della dura qui, come ci aspettavamo; i piloti dovranno tenere sotto controllo soprattutto la gomma anteriore sinistra. Nonostante ciò, non si è verificato blistering finora e il gap di 0,9-1,0 secondi tra le due mescole dovrebbe rendere possibili diverse strategie. Tuttavia, le condizioni meteo così mutevoli rendono difficile ogni previsione”.