Serie A. Chievo Verona – Palermo, Iachini: “La classifica rispecchia i valori del gruppo e del campo”

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NOTIZIE CHIEVO VERONA – PALERMO – Quella di domani sarà una partita speciale per Giuseppe Iachini, che ha trascorso sulla panchina del Chievo Verona un anno e mezzo. Il tecnico del Palermo in conferenza stampa odierna ha presentato la sfida contro i gialloblu: “Credo che tutti gli addetti lavori, giornalisti compresi, hanno fin dall’inizio capito che il lavoro che stiamo portando avanti, il percorso di gioco che abbiamo mostrato sia a livello individuale che collettivo, è meritevole soltanto di elogi. Che qualcuno possa avere della valutazioni diverse è normale, anche se questo non influenza il nostro lavoro. Magari meritavamo qualche punto in più, ma la classifica che ci siamo costruiti rispecchia i valori del gruppo e del campo. Se guardiamo le storie dei campionati, può capitare che ci siano periodi in cui non riesci a concretizzare la grande mole di gioco espresso. Vi sono degli alti e bassi, un po’ come le onde. Se consideriamo ad esempio il lavoro difensivo fatto contro la Juventus questo assume più valore vista la sfida di Champions League che i bianconeri hanno vinto contro il Borussia Dortmund, di certo non una squadra della parrocchia. Se penso alle prime partite e ai tanti gol subiti posso solo che essere contento delle ultime prestazioni in cui è vero che non abbiamo fatto gol ma abbiamo subito poche reti. E’ normale che le squadre hanno cambiato il modo di affrontarci, concedono molto meno chiudendosi. Dobbiamo stare attenti alla partita di domani, loro sono una squadra che concede poco e può creare delle difficoltà a chiunque, vedi partita contro le Roma o la Sampdoria. Stiamo valutando diverse opzioni per domani, vedremo la condizione di alcuni ma molto dipenderà anche dal loro atteggiamento in campo, perché sicuramente faranno una partita molto attenta. A prescindere dall’inserimento di un attaccante in più quello che a me interessa è l’atteggiamento che la squadra deve mettere sul campo. Ad esempio a Cesena, nonostante le tre punte, abbiamo avuto soltanto due occasioni mentre con il Napoli con una punta in meno abbiamo prodotto tanto. Sto pensando a diversi vestiti tattici, se schierare le due o le tre punte, ma sarà più importante lo spirito che i ragazzi metteranno sul campo. Il nostro obiettivo è quello che di fare più punti possibile, saranno alla fine 50 o 48 non lo so. So però che vogliamo farne il più possibile da qui alla fine della stagione. Se prendiamo per esempio la partita contro la Lazio, siamo stati bravi a restare in partita fino agli ultimi 20 minuti e alla fine ho inserito Belotti per cercare di portare a casa la posta in palio. Avrei fatto volentieri lo stesso contro la Juventus, poi la partita si è sviluppata diversamente. Questo a testimonianza che il nostro spirito è sempre quello di cercare di vincere. Fino al raggiungimento dei 40 punti andremo in campo sempre con la migliore formazione possibile, facendo passare il messaggio alla squadra che ancora dobbiamo guadagnarci la permanenza in A. Poi sarà possibile vedere qualche ragazzo che ha avuto meno spazio, anche se in generale, ho già le idee ben chiare per il futuro. Ci sta che nell’arco di una stagione, giocatori che hanno fatto cose importanti come Vazquez e Dybala, possano subire un calo fisico. E’ fisiologico. Il motivo per cui il più delle volte ho rinunciato alle tre punte è perché non volevo precludermi la possibilità di avere questa alternativa a partita in corso. Chievo è stata una tappa fondamentale per la mia carriera. Ho lasciato ottimi rapporti con tutto l’ambiente, dirigenti e tifoseria. E’ normale che mi farà molto piacere tornare in un posto dove ho fatto bene. La convocazione di Quaison di certo fa piacere, a testimonianza dell’ottimo lavoro da tutto lo staff, questo è l’obiettivo nostro: far crescere ragazzi giovani. Ci sta in un campionato che un squadra possa avere in un calo, o magari che altre squadra non riescano a seguire il giusto percorso sin da inizio stagione. Squadre come Milan e Inter hanno fatto acquisti importanti nel mercato di gennaio. Sono molto contento di Emerson e di come si stia allenando. E’ un giocatore su cui puntiamo e che ha ancora ampi margini di crescita. Con il Presidente abbiamo parlato del futuro, anche se ancora manca del tempo. E’ normale che la società si stia muovendo per tempo per costruire il Palermo che verrà. Anche se adesso il mio unico pensiero è rivolto“.