NBA. Italiani alla riscossa

Gigi Datome (getty images)
Gigi Datome (getty images)

APPROFONDIMENTO NBA – Quella che si avvia alla conclusione, è’ stata una stagione molto difficile per i quattro Azzurri d’America, infortuni, poco spazio, premesse non mantenute da parte delle rispettive squadre sono stati i fedeli (quanto non graditi) compagni di viaggio per i nostri ragazzi. Eppure nell’ultimo periodo le cose sembrano essere cambiate, per tutti e non potremmo essere più felici, ma vediamo nel dettaglio cosa è successo:

Marco Belinelli: Campione NBA in carica il “Beli” è e resta un elemento importante per i San Antonio Spurs. La qualità che l’ex Fortitudo mette in campo, quando esce dalla panchina. Tormentato dagli infortuni, che gli hanno impedito di scendere in campo in 19 occasioni, l’Azzurro è stato anche meno efficace del solito da 3 punti, a livello di rimbalzi e persino assist. Come se non bastasse San Antonio è solamente settimana in classifica, un risultato dettato anche dai gravi problemi di infermeria che hanno colpito tutta la squadra. Fortunatamente per lui e per tutti i fan degli Spurs con l’avvicinarsi della Primavera e dei Playoffs la squadra di coach Popovich ha ritrovato salute, motivazioni e gioco e sembra pronta a difendere al meglio il titolo di campione in carica.

Danilo Gallinari: Il più talentuoso e costante degli italiani d’America, il “Gallo” era atteso alla riscossa dopo il brutto infortunio al ginocchio della scorsa stagione, riscossa a cui sembrava chiamata anche Denver. Le cose però sono andare in maniera molto diversa per lui e la squadra. Iniziamo dal numero 8 che è rientrato più tardi del previsto e non è mai stato preso realmente in considerazione da coach Brian Shaw e non è un caso che i suoi numeri siano risaliti vertiginosamente con l’esonero dell’allenatore. Shaw era infatti chiamato a ricostruire e mettere definitivamente alle spalle l’era di successi targata George Karl, ma ha fallito su tutta la linea. Non a caso Denver ha smobilitato cedendo giocatori importanti come Arron Afflalo e JaVale McGee scegliendo di ripartire, di nuovo, da zero. I Nuggets guardano avanti con fiducia e Danilo sarà un pezzo importante del loro futuro.

Andrea Bargnani: Arrivato a New York nello scetticismo generale, Andrea Bargnani non si è mai potuto esprimere, principalmente per problemi di natura fisica, ma anche di natura tecnica. Quest’anno è stato a guardare i compagni per oltre 6 mesi e in sua assenza i Knicks hanno dimostrato di essere, senza mezzi termini, la peggior squadra della Lega. Rientrato a metà febbraio, Andrea ha trovato una squadra priva di Anthony, infortunato e che si era privata di Amar’e Stoudemire. Con lui in campo le cose non sono migliorate poi tanto per i Knicks che hanno collezionato un non esaltante 4-15, ma Bargnani è andato in doppia cifra in 17 occasioni a 14.2 rimbalzi e 4.3 e la sua permanenza ai Knicks a questo punto non sembra più una chimera, anzi.

Gigi Datome: La storia del cestista sardo è una delle più belle di tutta la Lega. Arrivato a Detroit lo scorso anno Datome non ha messo piede in campo praticamente mai in una stagione e mezza di NBA e sembrava destinato a tornare mestamente in Europa. A fine febbraio la svolta, Detroit lo cede a Denver come pedina collaterale di uno scambio che coinvolge diversi giocatori, Gigi arriva in silenzio a Boston, sceglie la maglia numero 70 e si mette a disposizione dell’allenatore, che inizialmente non gli concede il minimo spazio. L’esordio arriva contro New York, poi una seconda chance, contro Cleveland gli vale 7 punti nel “garbage time”, poca roba insomma, ma coach Stevens apprezza e lo butta nella mischia anche contro Orlando. Boston perde, ma Gigi mette a referto 10 punti in 10 minuti con 2/2 da 3 e 2 stoppate. Il giorno dopo, contro Miami, i minuti diventano 21 e i punti 13. Il pubblico lo prende in simpatia, lo staff inizia a fidarsi di lui e adesso l’Azzurro è un giocatore di rotazione in una squadra ancora in lotta per andare ai Playoffs, squadra che ha vinto 7 delle ultime 10 partite giocate e che potrebbe rifirmarlo per la prossima stagione.

Edoardo Lavezzari