Ciclismo. Le pagelle del Tour de France 2014

Podio Tour de France 2014

Dopo la conclusione del Tour de France 2014 che ha visto il successo di Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) Sportnews.eu dà le pagelle.

Vincenzo Nibali: E’ stato lui il vero dominatore di questo Tour de France. Il cannibale, come è chiamato il suo fans club, ha indossato sempre la maglia gialla tranne solamente per due giorni. Ha confermato di essere il più forte in salita e di difendersi molto bene a cronometro e sul pavé. Riporta la maglia gialla in Italia 16 anni dopo l’ultimo successo di Marco Pantani. Voto 10

Jean-Christophe Peraud: lo scorso anno il francese si è dovuto ritirare a causa di una caduta nell’ultima cronometro quando era tra i primi dieci. Ma quest’anno a trentotto anni ha realizzato il suo sogno, salire sul podio del Tour de France. Il corridore dell’AG2R La Mondiale nell’ultima settimana è riuscito a tenere quasi sempre la ruota di Vincenzo Nibali rientrando in classifica per poi sferrare il colpo di grazia nella cronometro. Voto 9.5

Thibaut Pinot: nel 2012 a soli 22 anni aveva sorpreso tutti i francesi e creato speranze per un futuro sul podio, ma l’anno successivo il corridore della FDJ.fr aveva pagato le sue difficoltà in discesa deludendo molto. Quest’anno il francese è arrivato al Tour de France con l’obiettivo principale di fare bene e non ha deluso. Ha rimosso le sue paure in discesa dove ha fatto molto bene, si è difeso a cronometro. Ora il terzo posto è solo un traguardo ma l’obiettivo di Pinot è vincere un giorno il Tour de France. Voto 9

Alejandro Valverde: continua lo spagnolo a deludere nelle grandi tappe. Con i ritiri di Alberto Contador e Christopher Froome era lui il primo vero avversario di Vincenzo Nibali ma il corridore della Movistar non è mai riuscito a tenere testa all’italiano. Anzi sembra essere tornato il Valverde del Mondiale: cercare sempre una mano dagli altri corridori ma lui non collaborava mai. Ora per lui l’ennesima delusione di una carriera che non l’ha mai visto realmente un trionfatore. Voto 5

Tejay Van Garderen: l’americano poteva salire sul podio se non perdeva oltre cinque minuti il giorno successivo a quello del riposo dove ha concluso sul traguardo oltre cinque minuti. Sui Pirenei ha confermato di stare molto bene e con la cronometro a suo favore aveva grandi possibilità di salire sul podio. Ma Van Garderen è giovane, ed il prossimo anno potrà tentare l’assalto ai primi tre posti. Voto 8

Romain Bardet: arrivato al Tour de France come gregario di Peraudfino ai Pirenei il giovane talento francese è rimasto sempre a contatto con  big, anzi salendo anche sul podio provvisorio. Nella prima tappa dei Pirenei, però, ha sofferto molto perdendo secondi fondamentali per salire sul podio. La cronometro lo ha fatto scendere al sesto posto ma il futuro è suo. Voto 8.5

Leopold Konig: una delle più belle sorprese di questo Tour de France 2014. Il corridore ceco dopo la prima settimana dove è rimasto scoperto sulle Alpi e sui Pirenei è tornato tra i big della classifica ottenendo un traguardo storico per la sua squadra continental NetApp-Endura. Benissimo anche nella crono. Voto 8.5

Haimar Zubeldia Agirre: a sorpresa lo spagnolo è riuscito ad entrare nei primi dieci. Era partito come gregario di Andy e Frank Schelck ma con il passare delle tappe ha dimostrato di stare bene e di tenere le ruote dei migliori. Non si è mai fatto vedere in prima persona ma Zubeldia alla fine ha ottenuto il suo miglior piazzamento di carriera. Voto 8

Laurens Ten Dam: partito come gregario di Bauke Mollema sull’ultima tappa delle Alpi e sui Pirenei ha fatto vedere di attraversare un momento di forma perfetto. Peccato per la cronometro che gli ha fatto perdere il settimo posto in classifica generale. Voto 8

Bauke Mollema: il corridore olandese continua a deludere ai Grandi Giri non riuscendo a rientrare tra i primi cinque. Continua a soffrire moltissimo nelle salite dure mentre la cronometro per lui è un ostacolo insuperabile. Bene nei primi dieci giorni mentre nella seconda metà del Tour ha sofferto tantissimo. Voto 7

Rafal Majka: il polacco dopo un grandissimo Giro d’Italia a sorpresa è stato chiamato anche per il Tour de France 2014. Partito come gregario di Alberto Contador quando lo spagnolo si è ritirato ha avuto il via libera per conquistare qualche tappa, due, oltre che la maglia a pois di miglior scalatore. Sui Pirenei ha confermato di stare molto bene. Voto 9

Peter Sagan: lo slovacco conquista per la terza volta consecutiva la maglia verde. Non riesce ancora a vincere una maglia una tappa ma i piazzamenti ed gli sprint intermedi gli permettono di essere sempre tra i protagonisti del Tour de France. Voto 9

Francesco Spagnolo