Destro, è lui il centravanti da Champions

NOTIZIE ROMA – Non smette più di segnare Mattia Destro. Con il gol di ieri al Sassuolo sono ora 10 le reti del centravanti ascolano in questo campionato, ma il dato che più fa riflettere è la media realizzativa del numero 12 giallorosso arrivata a 0,63 gol a partita. Considerando il fatto che ha giocato 16 partite (940 minuti), partendo dal primo minuto “solo” in 11 occasioni, è facile credere che il “centravanti da 20 gol a stagione” tanto richiesto dai tifosi, la Roma potrebbe averlo proprio in casa. Media inferiore, in Serie A, soltanto a quella di Giuseppe Rossi (0,78 – 18 partite, 14 gol), ma superiore anche a quella del capocannoniere Tevez (0,62 – 29 partite, 18 gol).

AVANTI IL PROSSIMO“Non mi fermo più”, è questo il messaggio che al termine del match contro gli emiliani Mattia ha lanciato indirettamente ai prossimi portieri che se lo troveranno di fronte: con il gol che ha trafitto PegoloDestro è andato a segno per la quarta partita consecutiva (prima volta per lui in Serie A) dopo le reti contro Scuffet dell’Udinese, Puggioni del Chievo e Padelli del Torino. Ricorrenza riuscita in questo campionato solamente a Luca Toni: l’attaccante del Verona, tra la 22a e la 25a giornata ha punito Sassuolo, Juventus, Torino e Livorno.

BRASILE, PERCHE’ SI PUO’ – E pensare che fino a qualche mese fa la carriera di Mattia sembrava avesse preso una direzione tutt’altro che positiva, con quell’infortunio al ginocchio che la scorsa estate gli ha impedito di vivere da protagonista l’Europeo Under 21 in Israele e che ne ha ritardato l’inserimento iniziale nella nuova Roma targata Garcia. Il prossimo giugno però il destino potrebbe offrire una possibilità di riscatto immediato in ambito internazionale, con il Mondiale in Brasile che per Destro non è più una chimera: nell’anno solare 2014, infatti, il centravanti giallorosso ha messo a segno 7 reti, meglio di lui in Serie A hanno fatto solo Immobile (9) e Toni (8) con i quali probabilmente si giocherà il posto. La condizione psico-fisica fra due mesi farà la differenza per le scelte di Prandelli, che però non può non tener conto dello strapotere mostrato da Destro in area di rigore: arma di cui questa Nazionale non sembra disporre.

Damiano Frullini