Atp Indian Wells 2014. Le pagelle del torneo singolare maschile

(Getty Images)
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Atp Indian Wells 2014 – Questo torneo, il primo Masters 1000 stagionale, ha emanato già alcuni verdetti. Molte le note positive, altre alcune negative. La prima su tutte è il torneo perfetto disputato dal nuovo numero 5 del Ranking Atp, Roger Federer, il quale ha ceduto solamente in finale a Novak Djokovic. Il serbo trionfa nel torneo californiano per la terza volta in carriera, nonostante comunque non è stato proprio continuo durante il torneo. Le altre tre note positive, non possono che essere Dolgopolov, Anderson e Cilic. Lo avevamo detto già qualche giorno fa, il loro 2014 è tutt’altro che negativo, anzi sono i tre migliori giocatori per rendimento dopo Roger Federer. Male Murray e Nadal che devono ancora pagare i loro problemi fisici. Vedremo a Miami come si comporteranno i due.

Ecco le pagelle del torneo californiano:

Novak Djokovic, voto 9: non si merita di poco il 10. Troppi i cali di concentrazione avuti lungo il torneo disputato. La sua fame di vittoria, la sua voglia di vincere è stata comunque premiata e alla fine ha trionfato per la terza volta nel torneo californiano.

Roger Federer, voto 9,5: criticato da molte persone e a detta di queste il suo era un tennis che non incideva più. Contro tutto e tutti è riuscito ancora una volta a rialzarsi. Fino alla finale non aveva concesso neanche un set, poi il recupero nel momento in cui il serbo serviva per il torneo. Alla fine ha dovuto cedere solo al tie-break del terzo set. Miami sarà la prova del 9 per lo svizzero

Alexandr Dolgopolov, voto 8,5: straordinario il suo percorso, così come il suo 2014. Prima Nadal (ci aveva provato anche a Rio de Janeiro), poi Fognini e poi Raonic, queste sono le vittorie importanti del torneo di Indian Wells. Si è arreso solamente a Roger Federer, ma anche per colpa sua (25 errori gratuiti). E’ sicuramente la sorpresa indiscussa di questo inizio di stagione. Avrà trovato forse il giusto equilibrio?

John Isner, voto 8: Si diceva di lui che avesse solamente il servizio. Si è vero, ma il suo gioco negli ultimi mesi è di gran lunga migliorato. Contro Djokovic era vicino all’impresa, però poi al terzo set non ha potuto fare nulla.

Milos Raonic, voto 7+: Gigante dal talento indiscusso. L’arrivo di Ivan Ljubičić lo ha migliorato in maniera netta. Forse gli manca ancora l’esperienza di un grande, ma è ancora giovane. Con Dolgopolov non è praticamente mai entrato in partita, mentre con Murray (in pessima forma) è riuscito a vincere al terzo set, dopo una partita combattuta.

Kevin Anderson, voto 8: altra ottima sorpresa del torneo. Il sudafricano è sempre stato lì ad un passo dal salto di qualità, però non ci era mai riuscito. Forse questo è il torneo che lo spinge definitivamente nei top20. Vedremo a Miami come si comporterà.

Ernests Gulbis, voto 7: Come al suo solito, gioca sempre con due facce. Quella di grande talento e di colpi che solo lui può fare, e quella di grande nervosismo (che prevale ancora sull’altra). Il suo dritto è uno dei più curiosi del circuito, ha trovato una giusta posizione con la racchetta, ma se non ci fosse il suo rovescio…

Julien Benneteau, voto 7: torneo quasi perfetto disputato dal francese. Peccato per quella pessima partita contro Djokovic, altrimenti avrebbe meritato sicuramente qualcosa in più. Comunque

Roberto Bautista Agut, voto 7+: Altra grande notizia positiva del torneo. A 25 anni è riuscito a trovare il suo equilibrio tra i grandi. Dopo aver eliminato Berdych, ha rischiato con Nieminem, ma alla fine la sua grinta e concentrazione ha avuto la meglio.

Marin Cilic, voto 7,5: Dopo il suo rientro, come già detto più volte, è uno dei giocatori più in forma. Lo stop lo ha sicuramente rivitalizzato. Potente servizio e posizione giusta in campo. A Miami potrà dire la sua.

Stanislas Wawrinka, voto 6: dopo la vittoria nell’Australian Open, non aveva più disputato tornei. Non ne ha risentito nei primi match, ma con il gigante sudafricano Anderson si. Quest’ultimo in ottima forma è riuscito a bloccare tutte le iniziative dello svizzero che lo hanno portato alla sconfitta.

Andy Murray, voto 5: il suo stato di forma non è ben definito. Ha rischiato con Rosol, ha rischiato con Vesely e ha pagato con Raonic. I sintomi di una sua sconfitta c’erano tutti, nonostante i bookmakers lo davano ancora per favorito. Dovrà lavorare duramente se vorrà continuare a battersela con i primi della classe.

Rafael Nadal, voto 5: il discorso è simile allo scozzese. Aveva rischiato già con Stepanek, e alla fine ha ceduto a Dolgopolov. Il suo stato di forma potrebbe preoccupare, ma il maiorchino sta già pensando ad altri tornei, come ad esempio quelli sulla superficie ‘rossa’. A Miami farà lo stesso percorso di questo torneo?

Fabio Fognini, voto 7: ottima prova del sanremese, che si è arreso (malamente) soltanto all’ucraino negli ottavi di finale. Quando è in giornata se la può giocare con molti giocatori di livello superiore, però deve forse migliorare ancora mentalmente.

A cura di Michele Spuri