Calcio. L’autobiografia di MAZZARRI: le offerte di DE LAURENTIIS, la stampa, Antonio CONTE…

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NOTIZIE CALCIO – Riportiamo alcuni interessanti passaggi dell’autobiografia di Walter MAZZARRI contenuti nella sua autobiografia “Il meglio deve ancora venire” scritta con Alessandro Alciato, giornalista di Sky Sport, autore di altre biografie legate al mondo dello sport come ANCELOTTI e PIRLO.

Sul NAPOLI: “Ero sempre più convinto di lasciare, il segreto sul mio addio è rimasto tale fino all’ultima giornata di campionato, Roma-Napoli 2-1, il 19 maggio 2013 allo stadio Olimpico. Il presidente aveva capito una settimana prima. Dovevamo giocare al San Paolo contro il Siena. Prima della partita è venuto nel mio stanzino facendomi una grossa offerta economica, una specie di proposta indecente. Voleva restassi, a tutti i costi (è proprio il caso di dirlo). Ma non era una questione di soldi. Se ne stavano andando gli stimoli. I ragazzi si cambiavano, noi due ci siamo appartati, mi ha messo un foglio davanti e una penna in mano, voleva firmassi per poi annunciarlo alla gente. Ma non era il caso. Ho detto no, spiegandogli che avrebbe dovuto attendere ancora sette giorni per conoscere le mie decisioni“.

Su una certa parte della stampa: ” Da quelle parti tornerò ogni volta a testa alta, nonostante ci sia una parte di stampa purtroppo in malafede, giornalisti irrisolti e speaker radiotelevisivi con poca dignità che sperano vadano male le cose per ricamarci sopra, proprio mentre fanno finta di stare dalla tua parte. Per quattro anni, invece di apprezzare il mio lavoro per la causa, mi hanno fatto la guerra“.

Su Antonio CONTE: “Nelle prime interviste dicevo che mi piaceva molto, in lui vedevo lo stesso atteggiamento che avevo alla Reggina. Quando l’hanno chiamato a Torino sono stato felice, mi stava simpatico. Ad un certo punto ho detto che, proprio affrontando l’Inter aveva cambiato il sistema di gioco in cui credeva, certo di fargli un complimento. Intendevo dire che sa adattarsi a tutte le situazioni, un elogio che invece i suoi secondi – molto nervosi a Pechino, mentre Conte scontava la sua squalifica – hanno preso male. Io la parola copiato, che li ha irritati così tanto, non l’ho mai pronunciata“.

Ancora INTER-JUVENTUS:  “Sempre in Cina, a finale archiviata, lo staff tecnico della Juventus voleva far passare il proprio come un successo meritato, ma vorrei ribadire ancora una volta che si vince meritatamente solo undici contro undici. Anche da Conte sono arrivate dichiarazioni ingiuste e inopportune, ma mi è sempre rimasto il dubbio che fossero farina di un sacco altrui, magari di quello del suo ufficio stampa alla ricerca dell’ennesima polemica.Conte è migliore di certe sue parole del passato“.