Juventus. Buffon ammette: “La Champions? Ci manca ancora qualcosa”

Il portiere bianconero si è confessato nella tarda serata di ieri a ‘Tiki Taka’: “La svolta in campionato dopo il k.o. contro la Fiorentina”…

(Getty Images)
(Getty Images)

NOTIZIE JUVENTUS – Gigi Buffon a tutto campo a ‘Tiki Taka‘. Nell’ultima puntata del celebre rotocalco sportivo di Italia 1, ospite d’eccezione è stato proprio il portiere e capitano della Juventus e della nazionale italiana. Il numero uno bianconero ha fatto il bilancio di questa parte di stagione confessando che “la svolta in campionato c’è stata dopo il k.o. contro la Fiorentina. Se non ci fosse stata quella partita ora non staremmo parlando delle 11 vittorie consecutive“. Ecco alcuni estratti dell’intervista:

L’ELIMINAZIONE DALLA CHAMPIONS LEAGUE –  “Ci manca ancora qualcosa, ma i lavori sono in corso e i margini di miglioramento li abbiamo“.

IL CARATTERE – “Se è il mio punto forte? Beh, penso di sì. A distanza di 19 anni posso dire che certo, le qualità sono quelle che ti aiutano a partire, ad emergere, a stimolare la curiosità degli altri, poi però per essere duraturo e mantenersi a certi livelli serve sempre una buona tempra, un carattere e un buon equilibrio“.

DIVERTIMENTO, STIMOLI E VOGLIA DI VINCERE – “Se sono sempre gli stessi? No, sono due piani completamente diversi. Adesso gli stimoli li trovi nel momento in cui ti criticano, perchè rimettendoti in discussione riaccetti una sfida che ti lanciano. Questo è fantastico. Alcune volte sono talmente masochista che me le vado a cercare. Però alla fine vedo sempre che riesco dare sempre le risposte che voglio a me stesso. Che poi di conseguenza sono anche quelle che vogliono anche gli altri“.

LE CRITICHE DI BECKENBAUER – “Se mi hanno fatto male? Assolutamente no. Devo dire la verità, è una cosa che mi ha fatto anche sorridere, perchè come dissi appena finita la partita, chiamai in casa e mio padre mi disse: ‘Ma eri ubriaco stasera?’. Per cui era un commento che si fa al bar e che alcune volte ci sta. Lungi da me offendermi per una cosa simile“.