Il 2013 del Napoli. Mazzarri ti porta in Champions, poi la rivoluzione Benitez

Ripercorriamo il 2013 del Napoli. Dagli ultimi giorni di Mazzarri all’era Benitez, passando per l’addio di Cavani e l’arrivo di Higuain.

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A cura di Andrea Fagnano

IL 2013 DEL NAPOLI – Il nuovo anno è ormai alle porte. Possiamo dunque fare un bilancio di quello appena trascorso. Analizziamo le tappe fondamentali che hanno caraterizzato il 2013 del Napoli. Dal secondo posto nel campionato, alla qualificazione in Champions agli addii di Mazzarri e Cavani. Fino ad arrivare all’era Benitez e all’acquisto di lusso Gonzalo Higuain.

SECONDO POSTO E CHAMPIONS – Il nuovo anno per il Napoli ha un inizio col botto. I partenopei mantengono la seconda posizione in campionato e puntano alla qualificazione diretta in Champions League. La prima prova è al San Paolo contro la Roma di Zeman. Gli azzurri si sbarazzano dei giallorossi grazie alla tripletta di Cavani e al poker di Maggio. Unico squillo della Roma firmato da Osvaldo. Da qui partirà la marcia quasi trionfale della squadra di Mazzarri. 11 vittorie complessive, 5 pareggi e due sconfitte. Il 12 Maggio si gioca Napoli-Siena. Gli azzurri battono i toscani ormai retrocessi e si qualificano matematicamente alla Champions League, senza passare per i preliminari. Il Siena va in vantaggio con Grillo ma poi Cavani e Hamsik ribaltano il risultato nei minuti finali regalando l’Europa che conta ai propri tifosi.

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LA FESTA DEGLI ADDII – Il San Paolo è in festa e con sfondo le note de “Oi vita” si festeggia il ritorno in Champions League. A chiudere definitamente la stagione ci penserà la trasferta, al quanto inutile, contro la Roma, stavolta guidata da Andreazzoli. Finirà 2-1 per i giallorossi che però sarà influente sulle sorti dei partenopei. Nonostante i festeggiamenti si sente, nell’aria di Napoli, la paura di dire addio. Inizia l’estate e con esse il calciomercato. Subito una doccia gelata per i tifosi azzurri. Edinson Cavani è pronto a sbarcare in Ligue 1 con il Paris Saint Germain. Il presidente De Laurentiis non ci pensa due volte, e davanti ai 70 milioni offerta dal club parigino, non può rifiutare l’offerta. A questo punto c’è l’esigenza di cambiare. Di attuare una vera e propria rivoluzione. Il tecnico Mazzarri lo sa, per questo lascia la nave da vincitore e si trasferisce a Milano sponda Inter.

LA RIVOLUZIONE AURELIANA – A questo punto, incassati i “sorde” ricavati dalla cessione del Matador, Aurelio De Laurentiis decide di attuare la sua rivoluzione alla squadra. Sostituire Mazzarri con un tecnico di fama mondiale ed esaudire i suoi desideri di mercato. I tifosi si aspettano molto dal patron che non può deluderli, anche perchè, c’è un campionato da protagonisti e una Champions da affrontare. Il 27 Maggio viene presentato il nuovo tecnico, sarà Rafael Benitez. Lo spagnolo farà da braccio destro a De Laurentiis. A lui le chiavi di Castel Volturno ma soprattutto del mercato estivo.

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IL CALCIOMERCATO, ARRIVI E PARTENZE – Adesso i tifosi sono impazienti. Hanno bisogno del colpo grosso. Hanno bisogno di dimenticare il matador ma dovranno ancora aspettare qualche settimana. Il glorioso pirata, Morgan De Sanctis si trasferisce a Roma tra le lacrime e la commozzione. Insieme a lui partono Campagnaro, che segue Mazzarri all’Inter, Gargano al Parma e Dossena al Sunderland di Di Canio. Sfoltire prima la rosa per poi rigenerarla. Arrivano i primi colpi. Armero dall’Udinese, Mertens dal Psv. Ma non basta. Serve qualcuno che riscaldi i cuori dei napoletani ogni domenica. Dal Liverpool arriva il portiere, Pepe Reina che farà da chioccia al giovane Rafael, proveniente dal Santos. E allora ci siamo, arriva il colpo. Da Real Madrid sbarca all’ombra del Vesuvio, Josè Maria Callejon. Giovane di grande talento. Ma non finisce qui, perchè De Laurentiis vuole essere più grande, vuole essere tra le prime squadre europee. E allora ecco il vero colpo grosso. Sempre da Madrid, atterra a Fiumicino destinazione Napoli. Gonzalo Higuain. La città è in festa, il nome di Cavani è ormai un ricordo, un bel ricordo. Ora c’è il “pipita” come lo chiamano in Spagna.

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LA NUOVA STAGIONE – Il 28 Agosto inizia finalmente il campionato. Sono tante le aspettative dei tifosi che all’esordio contro il Bologna riempiono il San Paolo. Tutti si aspettano la rete di Higuain ma l’uomo che trascina gli azzurri alla vittoria sarà Marek Hamsik. Una doppietta per slovacco che chiude il match sul 3-0 dopo l’iniziale vantaggio di Callejon. Poi altre tre vittorie consecutive contro Chievo Verona, Atalanta e Milan. Il primo stop arriva contro il piccolo Sassuolo di Di Francesco. Ai piani alti della classifica non ci sono solo Juventus e Napoli ma sbuca anche la nuova Roma di Rudi Garcia. E proprio i giallorossi inliggono all’olimpico la prima sconfitta ai partenopei, 2-0 firmato Pjanic. Gli uomini di Benitez rialzano la testa con Torino, Fiorentina e Catania, 9 punti che precedono il big match tanto atteso contro la Juventus. La Roma continua a volare e il 10 Novembre Napoli e Juve si giocano il secondo posto solitario in classifica. Al 2′ Llorente apre subito la porta della vittoria bianconera condita nel secondo tempo dalle reti di Pirlo e Pogba. Inizia la mini crisi del Napoli che una settimana dopo contro il Parma in casa viene rinforzata. Cassano espugna il San Paolo e gli azzurri affondano. Mancano 4 match alla fine dell’anno e i partenopei non possono più sbagliare. Il 2013 finisce invece con due vittorie, contro Lazio e Inter e due pareggi con Udinese e Cagliari.

IL  CAMMINO IN CHAMPIONS LEAGUE – Il Napoli torna tra le grandi e infatti il Girone F è infernale. Borussia Dortmund, Arsenal e Marsiglia le avversarie. Un girone di fuoco ma non impossibile da superare. Il 18 Settembre c’è l’esordio contro i vice campioni d’Europa, i tedeschi del Borussia Dortmund. Al 29′ del primo tempo succede quello che tutti i tifosi napoletani sognavano da parecchi giorni. Higuain salta in area di testa sul cross di Zuniga. Lo spagnolo tocca il pallone quanto basta per deviarlo in rete. Lo stadio esplode e il Napoli raddoppia nel secondo grazie alla perfetta punizione di Insigne, i gialloneri le provano tutte ma trovano la rete, anzi l’autorete, di Zuniga solo nel finale. Il Napoli c’è, il Napoli ci crede, ma davanti c’è un continuo ostacolo che non permette agli uomini di Benitez cali di tensione. Ma il calo arriva il primo giorno di Ottobre. L’Arsenal di Wenger chiude il match in 15 minuti, prima con Ozil e poi con Giroud, e gli azzurri tornano in Italia a mani vuote. Servono due vittorie contro i francesi del Marsiglia per riaccendere le speranze qualificazione. Callejon e Zapata si prendono il Velodrome e riportano tre punti preziosi a casa. Al San Paolo serve il ko per togliere definitivamente i galletti dai giochi. Il match si mette subito male. Marsiglia in vantaggio con Ayew al 10′. Inler pareggia i conti al 22′ e Higuain sigla il vantaggio 2 minuti dopo. La gara sembra andare per il meglio ma il Marsiglia non molla. Al 64′ Thauvin insacca su assist di Payet e riporta il match in parita. Sembrano apparire i soliti fantasmi al San Paolo ma a solo un quarto d’ora dalla fine il “pipita” Higuain firma la sua doppietta personale regalando una liberazione ai sostenitori azzurri. Ora basterà un pareggio in Germania contro il Dortmund per ottenere la qualificazione agli ottavi. Il 26 Novembre l’atmosfera al Signal Iduna Park è infernale. Lewandowsky viene atterrato in area e al 10′ minuto l’arbitro Carvallo assegna il penalty che Reus trasforma. Gli azzurri provano a reagire ma al minuto 60 arriva la doccia fredda. Błaszczykowski firma il 2-0 e la qualificazione si allontana. Insigne reagisce al 71′, ma riaccende la speranze azzurre solo fino al 78′. Aubameyang chiude il match sul 3-1. Ora si fa veramente difficile perchè contro l’Arsenal in casa il Napoli deve vincere con almeno tre gol di scarto sperando nelllo stop del Borussia in Francia. 11 Novembre, Napoli-Arsenal deciderà il cammino degli azzurri in Europa. Serve una prestazione di cuore che alla fine arriverà. Higuain insacca solo al 73′ mentre i tedeschi pareggiano 1-1 a Marsiglia. A quel punto lo stadio ci crede ma al minuto 87′ sullo schermo del San Paolo cade un gelo. Gol di
Großkreutz e il Borussia vince 2-1. Callejon firma il 2-0 ma ormai non basta più. Il cammino europeo del Napoli finisce qui, a quota 12 punti insieme alle due big Arsenal e Borussia Dortmund, un cammino fantastico bagnato dalle lacrime di Gonzalo Higuain al triplice fischio.

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