Italia. Prandelli: “Non siamo i migliori, ma con lo spirito giusto possiamo fare molto bene”

I grandi giocatori si vedono ai mondiali, ricorda l’allenatore…

(Getty images)
(Getty images)

NOTIZIE ITALIA – Nelle pagine della Gazzetta dello Sport, è possibile leggere una lunga intervista a Cesare Prandelli. Tanti i temi toccati con il ct della nazionale italiana, riportiamo gli spunti più interessanti.

Il girone mondiale: “In Italia ci sono 60 milioni di commissari tecnici. Se sbaglierò una formazione, mi salteranno addosso. Se andrà bene, saliranno tutti sul carro: nessun problema, accoglierò chiunque, al massimo ci stringeremo un po’. Non temo il girone ma resta un gruppo molto difficile, con tre nazionali campioni del mondo. L’obiettivo minimo è la qualificazione, possibilmente da primi in classifica. Per me il Mondiale è già cominciato, in questo periodo si gettano le basi, è importante programmare: ad esempio della Costa Rica non parla nessuno: possiede tecnica e brillantezza fisica“.

I favoriti: “Brasile, Argentina, Germania e Spagna. Dietro, sei-sette Nazionali tra le quali l’Italia. Leviamoci dalla testa l’idea che siamo i più forti, i più belli e i più bravi. Non lo siamo. Non siamo più i migliori, ma possiamo battere i migliori, a patto che ci si comporti in un certo modo, con spirito di gruppo“.

La coppia Rossi-Balotelli: “Giuseppe si integra molto beene con tutti, mentre Balotelli ha sempre fatto meglio con una seconda punta affianco. Lui dovrà essere più forte di ogni provocazione, i grandi giocatori si vedono ai Mondiali. Mario avrà la preziosa occasione di mostrarsi per quello che è, un campione. Tutti dovremo dare di più, tutti ci giocheremo qualcosa di importante“.

Il suo futuro: “Quattro anni sono un tempo giusto e lo confermo, ma ancora non ho ricevuto altri contatti e proposte. A marzo parlerò con il presidente Abete”.

Pirlo: “Ho votato lui per il Pallone d’Oro, ha la capacità di leggere la migliore giocata, ha grande personalità e tecnica”.

Juventus-Roma: “La Juve è favorita per la partita in sé e per lo scudetto perché ha una mostruosa continuità di rendimento. La Roma di Garcia però mi piace parecchio, è molto solida. Sarò una sfida divertente“.

Calcioscommesse: “Per Rino Gattuso metterei la mano sul fuoco. Sono convinto che non c’entri niente. In generale, però, dico che siamo un Paese vecchio, che fatica a rinnovarsi, e certi scandali che si ripetono lo dimostrano. I giocatori sono pagati bene, non hanno bisogno di arrotondare: chi ha sbagliato deve pagare“.