Milan. Perso anche il derby, stagione da dimenticare

I rossoneri perdono la stracittadina e tornano in piena crisi, mai così male dal 1981/82, l’anno della retrocessione…

(Getty Images)
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APPROFONDIMENTO MILAN – In una stagione ricca di delusioni il Milan ha regalato l’ennesima “perla” ai suoi tifosi perdendo anche il derby e completando così una prima parte di campionato da incubo. Dopo 17 giornate i rossoneri hanno 19 punti in classifica e nelle ultime 9 partite hanno conquistato solo 9 punti, con una vittoria, tre sconfitte e 5 pareggi. Una media da retrocessione, una parola usata non a caso perchè l’ultima volta in cui il Milan aveva vinto solo 4 partite nelle prime 17 era il 1981/82 anno in cui poi concluse la stagione con la retrocessione. Oggi lo scenario è diverso e i rossoneri, benchè tredicesimi e con un -26 dalla capolista e con un misero + 5 sulla prima delle retrocesse, non sono certo a rischio serie B.

In compenso però il Milan dovrà riflettere su una classifica e su dei numeri indegni del proprio blasone. La situazione dalle parti di Milanello è drammatica a tutti i livelli. Il caos societario, la partenza di Allegri, le intemperanze di svariati giocatori sono un mix letale per le ambizioni di una squadra che voleva quanto meno arrivare nelle prime 3 del campionato e che a metà della corsa è invece tredicesima.

A gennaio, almeno, il Milan avrà un faccia nuova. Chiusi i colpi Honda e Rami è stato ceduto Niang e con lui sono pronti alla partenza diversi giocatori Robinho, Zaccardo, Nocerino e Vergara su tutti, ma anche Gabriel potrebbe andare in prestito. Obiettivo, sfoltire una rosa kilometrica e individuare una base solida da cui riapartire. In entrata dovrebbero esserci anche Nainggolan, per dare qualità ad un centrocampo che fatica oltre modo nonostante non manchino centrocampisti di spessore,  e D’Ambrosio, per tamponare l’emergenza sulla fascia, sempre più spesso falcidiata dagli infortuni. Allegri però deve risolvere al più presto i problemi in difesa. L’Atletico Madrid si avvicina a grandi passi e con questa difesa colabrodo le speranze di passare il turno, unica possibile gioia in una stagione pessima, sono prossime allo zero.

 

Edoardo Lavezzari