Napoli. Una forza in attacco, in difesa un colabrodo. Manca Hamsik?

Scacciati i fantasmi contro l’Inter ma la difesa resta un enigma. L’assenza dello slovacco è la causa?

(getty images)
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APPROFONDIMENTO NAPOLI – Dalle lacrime ai sorrisi. Il Napoli di Benitez si riprende dopo l’eliminazione in Champions League. Battuta l’Inter dell’ex Mazzarri 4-2 ma restano i soliti svarioni difensivi. L’attacco fa paura. Gli azzurri creano molto e finalizzano quasi sempre. Potevano essere sei i gol realizzati contro i nerazzurri se solo il tiro di Insigne non va a sbattere contro il palo e se Pandev, appena entrato, non si fosse lasciato prendere dall’egoismo e avesse concesso al Magnifico l’incarico dagli undici metri. Le due reti subite evidenziano perfettamente le amnesie difensive. Sia nel primo che nel secondo gol, c’è una mal posizionamento della linea dei quattro. La difesa non scala e prima Cambiasso e poi Nagatomo insaccano con totale libertà di tiro. Una delle cause che rende il reparto arretrato così fragile potrebbe essere l’assenza di Marek Hamsik. Lo slovacco spesso torna a dare una mano dietro, è una delle sue principali caratteristiche. Immaginiamo i gol subiti con la sua presenza: Hamsik, insieme a Reveillere, controlla Guarin, Albiol su Palacio, Fernandez su Alvarez e Maggio su Cambiasso che difficilmente avrebbe concluso in libertà. La seconda rete parte da un passaggio di Campagnaro, Hamsik va in chiusura, Inler e Dzemaili scalano su Alvarez e Cambiasso, in modo da consentire a Maggio la marcatura su Nagatomo. Nella realtà invece Inler è stato costretto a chiudere su Campagnaro, poi la mancata pressione su Guarin, Rafael e Maggio che perde Nagatomo, hanno permesso all’Inter di accorciare le distanze. Quindi? L’assenza dello slovacco pesa parecchio sulle strategie di Benitez, che difficilemente, al suo ritorno, potrà farne a meno.

Andrea Fagnano