Calcio. Blatter: “Incontro con il Papa? Abbiamo parlato la stessa lingua, quella del calcio”

Le parole del presidente della Fifa al termine dell’incontro con Papa Francesco…

(Getty Images)
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NOTIZIE CALCIOJoseph Blatter, al termine dell’udienza con il Papa Francesco, ha rilasciato alcune dichiarazioni su ciò che ha detto al pontefice di Roma e sui mondiali del 2022 in Qatar. Ecco le sue parole:

“È stato un incontro tra uomini di sport e appassionati di calcio. Col Papa abbiamo parlato la stessa lingua, quella del calcio. È stato un incontro molto positivo, tra il Santo Padre, Papa Francesco, e il ‘Presidente Giuseppè. Ho mandato una lettera al Papa all’inizio del suo Pontificato. Gli ho scritto visto che è anche tifoso del San Lorenzo, evidenziando che calcio e religione possono andare a braccetto. Il messaggio importante è che il calcio può essere uno strumento di educazione e può offrire aiuto a chi ha meno”. In vista dei Mondiali in programma in Brasile nella prossima estate, il Pontefice ha chiesto al calcio di impegnarsi per aiutare i più sfortunati e, in particolare, gli abitanti delle favelas. “Faremo il possibile, ma il calcio non può far tutto”.

Poi il presidente della Fifa ritorna sulle sue parole riguardanti Ronaldo (disse che era meglio Messi, ndr): “Non rinnego quello che ho detto su Cristiano Ronaldo. È un giocatore eccezionale. L’unica cosa di cui mi pento è essermi piegato davanti alle domande di 500 ragazzi che volevano sapere chi fosse il mio preferito”.

Infine conclude sui mondiali del 2022 che si disputeranno in Qatar:Francia e Germania hanno fatto pressioni politiche affinchè i Mondiali 2022 venissero assegnati. Hanno spinto per interessi economici. È facile dire che tutte le responsabilità sono della Fifa, ma non è così. Noi monitoriamo la situazione e continueremo a farlo. Non bisogna trascurare il fatto che molte aziende al lavoro in Qatar sono europee e queste imprese sono responsabili per le condizioni dei lavoratori. Come Fifa, abbiamo avuto una riunione a Zurigo due giorni con una delegazione tedesca che comprendeva anche il presidente della confederazione internazionale dei sindacati. Siamo in contatto con Amnesty International. Sono stato in Qatar e ho sentito anche l’altra campana. Il Qatar ha detto che è stato varato un piano in dieci punti per monitorare la situazione – afferma ancora -. Ci stiamo consultando con tutti i soggetti coinvolti. Alla base c’è l’idea di vedere se è possibile giocare alla fine dell’anno, a novembre-dicembre”.