NBA. Nets partenza al rellentatore, Spurs già davanti a tutti

La squadra guidata da Jason Kidd, nonostante le tante stelle fatica più del previsto, ad Ovest gli Spurs sembrano inarrestabili…

(getty images)
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APPROFONDIMENTO NBA – Costano, tasse incluse, la “modica” cifra di 180 milioni di dollari, hanno un quintetto formato da 5 All Star, sono stati costruiti in estate con un unico obiettivo: battere gli Heat e vincere il titolo, eppure; almeno per ora, i Brooklyn Nets stanno vincendo pochissime partite. Se vogliamo dirla tutta le vittorie sono solo 2 su 7 partite giocate, media da ultimi della classe, altro che titolo. Ovviamente una partenza difficile era scontata, la squadra bisogno di trovare equilibri e Jason Kidd, alla prima da allenatore, ha altrettanto bisogno di esperienza. Eppure nessuno si sarebbe aspettato di trovare un Kevin Garnett così spento, o un Deron Williams così apatico e senza leadership, per non parlare degli altri pezzi chiave del roster. Prokhorov non è certo un tipo che aspetta e visti i soldi spesi è difficile dargli torto, serve una scossa al più presto o non sono da escludere mosse shock.

Chi veleggia invece a gonfie vele è San Antonio. Gli Spurs, trascinati da un Tony Parker temprato dalla vittoria dell’Europeo, hanno dimostrato di aver già archiviato la tragica (sportivamente parlando) sconfitta in finale contro Miami. Anche i piccoli cambiamenti nel roster sembrano aver dato gli effetti previsti: Marco Belinelli è parso subito a suo agio in uscita dalla panchina e se è vero che rispetto a Gary Neal garantisce meno tiro l’Azzurro è molto più completo in tutti gli altri aspetti del gioco ad iniziare dalla difesa. Nel frattempo è impossibile non segnalare la crescita di Kawhi Leonard (ormai tra i migliori della Lega nel ruolo) e di Danny Green, sempre più continuo in fase realizzativa. Sotto canestro Tim Duncan continua ad essere la pietra angolare della squadra e per ora Popovich si è potuto permettere il lusso di far giocare poco Ginobili, che sarà fondamentale in post season per dare creatività e imprevedibilità alla squadra.

Edoardo Lavezzari