Roma. Qualcosa è cambiato

La frenata dei giallorossi è fisiologica, ma qualche segnale di preoccupazione c’è…

(getty images)
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Se lo avessero chiesto ad un qualunque tifoso giallorosso avrebbe messo la firma per essere in vetta alla classifica da solo dopo 12 giornate (un terzo di campionato). Sopratutto vista la dura contestazione a squadra e società che ha tormentato l’estate della Roma. Eppure adesso i primi scricchiolii iniziano a sentirsi. Non tanto per ragioni di classifica o di gioco, piuttosto per questioni psicologiche. Dopo il pareggio di Torino ecco quello interno con il Sassuolo; due gare ampiamente alla portata dei giallorossi. Qualche decisione arbitrale errata ha certamente penalizzato la squadra di Rudi Garcia, ma come ha sottolineato ieri l’allenatore francese i problemi sono altri: “Bisogna segnare il secondo gol per chiudere la partita, altrimenti può succedere di tutto fino alla fine” e infatti qualcosa è successo, con il pareggio al 94′ di un Sassuolo decisamente affamato.

Quella di ieri infatti è stata una Roma bella, ma poco efficace e distratta nel finale, errori comprensibili quando si ha una media punti da record, ma che possono inficiare un campionato fino a questo momento trionfale. All’Olimpico si è vista una squadra diversa da quella ammirata in molte altre occasioni quest’anno e che metteva sul campo ogni singola goccia di energia. A tutto questo si aggiunge l’emergenza attaccanti con Totti, Borriello e Destro e Gervinho fuori. La sosta arriva al momento giusto e permetterà a Destro e Gervinho di rientrare, nel frattempo Garcia più che sulla tattica, dovrà lavorare sulla testa dei suoi giocatori.

 

Edoardo Lavezzari