Udinese-Inter. Mazzarri conosce il segreto per risalire: “Serve maggiore malizia”

L’allenatore nerazzurro si è espresso sul momento della squadra in conferenza stampa: “Sono soddisfatto perchè abbiamo un’anima”…

(getty images)
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UDINESE-INTER – Alla vigilia della seconda trasferta in pochi giorni, quella con l‘Udinese, Walter Mazzarri conosce la ricetta per risalire in classifica: “In trasferta non bisogna rilassarsi e serve più malizia – spiega il tecnico dell‘Inter – . La squadra sta faticando: una sola vittoria nell’ultimo mese non può soddisfare l’ex allenatore del Napoli, che alla vigilia del match di Udine contro la squadra di Francesco Guidolin prova a fare chiarezza sulle sue prossime scelte di formazione e non solo. “Ci mancano dei punti ma ricordo a tutti che siamo all’anno zero e abbiamo deciso di investire sui giovani. Io sono contento perchè la squadra ha un’anima”. Il pensiero va poi all’avversario di giornata: Sappiamo che questa partita sarà sicuramente difficile. Hanno secondo me un grande allenatore, bravo a lavorare con i giovani e con gli esperti, bravo a dare anche identità alla squadra. E’ una sfida ostica, loro sul loro campo sono molto forti“. Sulla formazione: “Campagnaro non c’è, devo valutare Handanovic, Samuel e Icardi“. Ecco alcuni estratti della conferenza:

SUGLI INFORTUNATI –  Handanovic lo valuteremo oggi. Icardi pure, bisogna sapere se è a disposizione anche per poco tempo perché in attacco siamo in emergenza e comunque convocherò un ragazzo dalla Primavera. Campagnaro invece non è recuperato. Taider può essere un’idea. Samuel? Lo sto aspettando, voglio parlare con lui e vedere: dietro ho 2-3 soluzioni“.

LA VISITA DI MORATTI –  Mi piace tanto il fatto che lui sia sempre con noi. I dialoghi privati non li ho mai detti, ma abbiamo parlato e mi piace il fatto che lui si confronti con me“.

SULLE RETI SUBITE –  “A me andrebbe bene vincere tutte le partite 4-3, guardo questo. Abbiamo subito qualcosina, ma guardo l’aspetto generale della squadra. Siamo uno dei migliori attacchi del campionato, è un orgoglio questo. Abbiamo fatto segnare 10 calciatori, significa che c’è un gioco collettivo, che tante cose i ragazzi le fanno come io le voglio. Sono contento di quest’aspetto, e anche nei gol subiti le gare vanno analizzate per conto proprio. Ma non sono preoccupato“.