Ferrari. Domenicali: “Mondiale chiuso? Mai dire mai, ma al 99% si”. Intanto si prepara il mondiale 2014

Le parole del Team Principal della Ferrari, in una lunga intervista al sito ufficiale della scuderia di Maranello…

(Getty images)
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NOTIZIE FORMULA UNO – Dopo il Gp di Singapore, è tornato a parlare il team principal della Ferrari, Stefano Domenicali sul sito ufficiale della scuderia di Maranello. Ecco le sue parole:

“Alla Ferrari un secondo posto non deve essere vissuto come il raggiungimento di un traguardo ma, al tempo stesso, bisogna essere capaci di apprezzare quello che si conquista grazie al lavoro di tutti. La lotta per il titolo è sempre più difficile ma noi non dobbiamo mollare la presa. Mai dire mai, nello sport può succedere sempre qualcosa d’inaspettato. In questo fine settimana non avevamo il potenziale tecnico per lottare non solo per la vittoria ma, probabilmente, nemmeno per il podio eppure abbiamo lasciato il circuito con più punti di tutti gli altri: se ci siamo riusciti è perchè tutti hanno dato il massimo e non hanno commesso errori. Di questo dobbiamo essere soddisfatti”

Tanti sforzi non sono però stati sufficienti a a far meglio della Red Bull
È vero: dobbiamo riconoscere che i nostri avversari hanno fatto un lavoro migliore del nostro e fargli i complimenti perché nello sport si deve accettare quando l’avversario è più bravo di te. Vale anche per i tifosi: mi è dispiaciuto sentire che anche sotto il podio di Singapore Vettel sia stato fischiato. Il pilota tedesco è stato perfetto ed è stato assistito da una vettura, la sua, tanto veloce quanto robusta: gliene va dato atto

Continua Domenicali:Mi è dispiaciuto sentire che anche sotto il podio di Singapore Vettel sia stato fischiato. Il pilota tedesco è stato perfetto ed è stato assistito da una vettura, la sua, tanto veloce quanto robusta: gliene va dato atto. Certo, dall’altra parte, questa è la dimostrazione che il tifo per la Ferrari è unico e incredibile, che la passione che suscita il Cavallino Rampante è davvero globale. La lotta per il titolo è sempre più difficile ma noi non dobbiamo mollare la presa, nemmeno di un millimetro. Certo, non dipende più soltanto da quello che sapremo fare ma dobbiamo cercare di essere pronti a sfruttare tutte le eventuali opportunità che dovessero presentarsi da qui a fine campionato”.

La Ferrari avrebbe bisogno di un miracolo per riaprire il campionato?
“Mai dire mai, nello sport può succedere sempre qualcosa d’inaspettato, dobbiamo fare un salto di qualità, ad ogni livello, inclusi metodologie e strumenti di lavoro. Lo sappiamo bene e stiamo lavorando per raggiungere questo obiettivo, rinforzando la struttura tecnica nelle aree dove ce n’è più bisogno, come testimoniano gli arrivi delle ultime settimane e quelli che verranno. Adesso è chiaro che il 99% delle nostre energie sarà concentrato sul progetto 2014, tanto complicato quanto importante”.

“Prima della pausa estiva puntavamo molto su un recupero di prestazione a Singapore, su una pista dalle caratteristiche particolarmente avverse alla nostra vettura e, invece, abbiamo perso ancora terreno, nonostante la F138 sia comunque migliorata sotto certi aspetti, altrimenti Fernando non sarebbe mai riuscito a fare quello che ha fatto nella seconda parte di gara in termini di gestione delle gomme. Abbiamo ancora delle novità per vettura che porteremo nelle prossime gare ma, principalmente, dovremo cercare di sfruttare al meglio quello che abbiamo a disposizione”.