Nazionale. Osvaldo: “Non potevo più rimanere a Roma, mi hanno minacciato”

L’attaccante azzurro denuncia una situazione insostenibile durante il periodo nella Capitale: “Venivano sotto casa e mi minacciavano”…

(Getty Images)
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NAZIONALE – Dal ritiro della Nazionale Pablo Daniel Osvaldo è un fiume in piena. L’italoargentino ha rivelato i motivi che lo hanno spinto a lasciare la maglia giallorossa:  “Io volevo provare un’esperienza all’estero e la Roma stessa mi ha fatto capire di volere che andassi via“. La scelta è ricaduta sul Southampton perchè “è stata la squadra che mi voleva dall’inizio – ha raccontato Osvaldo – ed ho pensato che fosse la scelta migliore per me. Certo, è tutto nuovo e mi devo ambientare“. Poi la denuncia di una situazione diventata insostenibile: “Non potevo restare a Roma con chi mi minacciava e veniva sotto casa a scrivere quelle cattiverie“. L’ex numero 9 giallorosso è entrato nel dettaglio: “Ci sono tifosi normali, che vivono il calcio in maniera normale. Questo tipo di tifosi mi hanno sempre sostenuto, e lo hanno fatto anche con i miei compagni. Altri non vivono il calcio in maniera normale e, se non mi tratti con rispetto, io ti ripago con la stessa moneta. E’ il mio carattere, ho sempre fatto così. Di certo non era normale che la gente venisse sotto casa mia e scrivesse scritte di insulti”.  



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