Juventus. Nedved apre la sfida all’Inter: “Pentito per il no a Moratti? Per niente”

L’attuale membro del cda bianconero rivendica gli scudetti conquistati sul campo: “Sono 31″…

(Getty Images)
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NOTIZIE JUVENTUS – Si comincia ad entrare in clima di Inter-Juventus (sabato, ore 18, a San Siro) e Pavel Nedved, membro del cda bianconero, ricorda quando Massimo Moratti cercò di portarlo i nerazzurro: “Non mi sono pentito, per niente. Ma devo dire che mi ha fatto molto piacere quando sia Mourinho che Moratti mi volevano, dopo la mia ultima stagione da calciatore, ritenendo che io potessi essere ancora utile a loro. Mi ha fatto molto piacere, però pentito no, anzi, sono molto contento di aver fatto questa scelta perchè non potevo indossare un’altra maglia“. L’ex Pallone d’oro ha rilasciato una lunga intervista esclusiva che sarà trasmessa oggi  su Sky Sport 24 HD, nelle edizioni delle ore 18.30 e delle 23. Eccone alcuni estratti:

LE CRITICHE DI CONTA AL MERCATO – Credo che ogni tanto ci stia che qualcuno sbuffi e dica delle cose. Però, credo che ci sia grandissima sintonia tra Antonio e la società, non vedo nessun problema“.

SULL’EVENTUALITA’ DI PERDERE CONTE A FINE STAGIONE – No, perché non è giusto affrontare una stagione calcistica dove ti aspettano impegni importanti come campionato e Champions League pensando che l’allenatore potrebbe andare via. Noi dobbiamo esser concentrati sul lavoro che dobbiamo fare durante l’anno, poi è normale che a fine anno, sempre a fine anno, ci si sieda a un tavolo. Lo abbiamo fatto l’anno scorso e lo faremo di nuovo. E poi faremo le nostre valutazioni, cosa vorrà il mister e cosa vorrà la società. Nessuna paura, assoluta tranquillità, consapevoli che siamo davvero forti e possiamo fare davvero molto bene su tutti i fronti“.

LA SFIDA ALL’INTER – “A tutti gli juventini scatta qualcosina in più contro l’Inter perchè è stata sempre una partita particolare, il derby d’Italia piace a tutti e noi volevamo sempre fare bene”.

LA DIATRIBA SUGLI SCUDETTI CONQUISTATI – Ovviamente noi tutti, juventini, ci sentiamo di avere 31 Scudetti, perchè abbiamo lavorato, abbiamo sudato e abbiamo vinto. Perciò ci sentiamo completamente vincitori di 31 Scudetti. Poi ci sono altri che sicuramente sono in opposizione. E con questo si andrà per le lunghe. Ma finchè si rimarrà sulle battute sportive è giusto così, poi vediamo cosa decideranno altri”.

IL FUTURO DI BUFFON – “Ho visto che ogni tanto è stato criticato, però l’ho sempre ritenuto il numero uno in assoluto al mondo e devo dire che lo conferma sempre. Ai giocatori a fine carriera dicono di tutto, però io dico che Gigi ha ancora tanto da dare e lo sta dimostrando dal campo. Io ho vissuto tantissimi grandi portieri durante la mia carriera, tipo Marchegiani, Peruzzi, Peter Cech e non vorrei dimenticare qualcuno, però devo dire che Gigi veramente ha qualcosa in più nel modo di leggere prima dove vuoi arrivare con il tuo tiro,  e riesce ad anticiparti. Questo è il suo grande vantaggio, il grande pregio. Ho avuto la fortuna di poter giocare e di poter vincere con lui. Quando ero calciatore lui era è molto tranquillo, ti dava la sensazione di poter sbagliare qualcosina, che tanto poi arrivava Gigi a salvare tutto. Perciò non vedo una Juve senza Buffon perchè ha fatto tanti anni qui, gli anni migliori della sua carriera, perciò sarà sempre uno della Juve, che ha fatto la storia”.