Esclusiva. Canovi: “Napoli, il nome giusto per sostituire Cavani è Osvaldo”

Il noto procuratore ha aggiunto: “Tevez e Gomez sono giocatori importanti ma non Top Player. Nainggolan? Giocatore di ottimo livello…

(getty images)
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ESCLUSIVA SPORTNEWS.EU – Il calciomercato entra nel vivo. Mentre ci si interroga se dopo i colpi effettuati da Juventus con Tevez e dalla Fiorentina con Mario Gomez se finalmente i top player stanno tornando a circolare in serie A, le big del nostro campionato continuano a preparare le prossime mosse. Il Napoli è ormai rassegnato a perdere il proprio Matador Edinson Cavani (in partenza per Parigi in cambio di ben 63 milioni di euro), mentre il cambiamento in casa-Inter riguarda la proprietà, con l’indonesiano Thohir pronto a rilevare le quote del club nerazzurro. Il Milan è tentato a dare il via libera alla cessione dell’involuto El Shaarawy. Il vero e proprio tormentone dell’estate potrebbe essere invece quello di Radja Nainggolan, in bilico tra Roma e la stessa Inter. Di tutto questo e di altro la redazione di Sportnews.eu ne ha parlato in esclusiva con il decano dei procuratori, Dario Canovi. Ecco cosa ci ha detto:

Partiamo dall’ultimo colpo di mercato: Mario Gomez alla Fiorentina. Si diceva che in serie A non arrivavano più i top player. Tevez e lo stesso Gomez come si possono considerare?
Non li considero dei cosiddetti ‘Top Player’. La parola indica di solito un campionissimo e questi due non sono dei campionissimi. Sono due giocatori molto importanti e due calciatori che vanno via da grandi squadre. Non perchè la Fiorentina o la Juventus siano arrivate con delle offerte clamorose, ma perchè lì dove erano non servivano più. Si possono considerare tra virgolette degli scarti di due grandi squadre. Non sono una prima scelta di grandi squadre ma una seconda scelta di grandi squadre che vengono a giocare in Italia. Voglio ricordare che noi non rappresentiamo più quel grande campionato dove i giocatori sognavano di venire. Tevez non è più un pivellino. Ha già giocato in 3-4 società e ora arriva alla Juventus. Sicuramente è un grande giocatore, come lo è Gomez, ma non era la prima scelta del City”.

Sembra ormai cosa fatta il passaggio di Edinson Cavani al Psg. Con l’ufficialità dell’operazione il presidente De Laurentiis si ritroverà con un tesoretto da reinvestire sul mercato. Non sarà semplice tuttavia trovare un sostituto degno. Quale potrebbe essere il nome giusto sul quale puntare? Si parla di un forte interessamento per Leandro Damiao o in alternativa Dzeko…

“Un giocatore come Cavani è praticamente quasi impossibile sostituirlo. Potrebbe essere un Lewandowski se il giocatore fosse ancora libero o Radamel Falcao se fosse ancora libero. Peccato che sono due giocatori che sono andati in altri club. Il Napoli, poi, non vuole spendere per un altro giocatore quello che ha incassato dalla cessione di Cavani. Credo che il Napoli, se volesse veramente rifare la squadra con quei soldi, dovrebbe cominciare a prendere un giocatore come Osvaldo che assicura 20 gol a campionato o quasi. L’italoargentino, tra l’altro, conosce molto bene il campionato italiano ed è un nazionale azzurro, per cui non deve fare viaggi intercontinentali come i giocatori brasiliani ad esempio”.

Il riferimento ad Osvaldo naturalmente non è casuale.  L’attaccante è ormai al passo d’addio con il club capitolino. La caratura tecnica del giocatore è difficilmente rinvenibile sul mercato. Quanto conviene ai giallorossi privarsi di un giocatore di questo livello?
“Credo che per Osvaldo sia diventato un ambiente molto difficile. A mio avviso la società non ha fatto molto per proteggerlo. Anche se in alcuni casi era difficilmente proteggibile. Privarsi di giocatori come lui o Marquinhos è sicuramente un impoverimento tecnico della squadra, perchè non sarà facile trovare un sostituto di Osvaldo e lo sarà ancora meno trovare un sostituto di Marquinhos. E’ anche vero, però che la necessità fa virtù. Credo che la Roma abbia bisogno di vendere per poter acquistare e allora è giusto che si privi di quei giocatori che possono rendere tanti soldi”.

Dopo due stagioni assai deludenti, Rudi Garcia può essere il tecnico giusto per risollevare le sorti della Roma?
“Garcia in Francia indubbiamente ha fatto bene, ma una cosa è dirigere un club francese e un’altra cosa è dirigere un club italiano. Soprattutto un club non facile come la Roma. La Roma, come diceva giustamente lei, è reduce da due stagioni difficili e chi viene adesso si trova in una situazione assolutamente più complicata rispetto al passato. Al Lille ha fatto bene tre anni fa. Un allenatore che vince il campionato francese ancora privo del Psg degli emiri. Se ha vinto un campionato vuol dire comunque che non è certamente uno scarso. Bisogna vedere come si adatterà al campionato italiano. Un rischio, a mio parere, c’è”.

Radja Nainggolan rischia di diventare il vero tormentone di questa estate. Il presidente Cellino ha fissato un prezzo molto vicino ai 18 milioni. E’ proporzionato al valore del giocatore?
“Se trova qualcuno disposto a spendere tale cifra, vuol dire che era proporzionato. Viceversa se non lo trova. Il prezzo di un calciatore lo fa sempre il mercato. Non lo fa Cellino e nessun altro. Se si trova una squadra disposta a pagare 18 milioni di euro, vuol dire che li vale. Onestamente sono invece perplesso dai 5 milioni spesi per il giovane centrale Jedvaj. Per un 17enne pagare 5 milioni di euro, sempre che sia quella la cifra pagata, mi sembra esagerato”.

Sul piano prettamente tattico a quale delle due squadre può risultare più utile un giocatore di questo tipo?
“Non credo che ci sia una maggiore utilità per una o per l’altra squadra. E’ un giocatore sicuramente che gioca per la squadra. Può risultare utile per entrambe. E’ un giocatore che ha forza fisica, grande mobilità e anche una buona tecnica. Un giocatore di ottimo livello. Certo è che se la Roma dovesse vendere De Rossi qualcuno dovrà prendere”. 

Il Milan continua a ribadire l’incedibilità di El Shaarawy. Ma a lungo andare non c’è il rischio che Balotelli possa offuscare definitivamente la stella dell’italo-egiziano? I due possono essere considerati compatibili?
“El Shaarawy è un giovanissimo che ha fatto tre quarti del campionato a mille. Se il Milan è arrivato alla Champions League lo deve in grande parte ai gol del giocatore nella prima parte del campionato. E’ chiaro che un giovane è normale che abbia un appannamento alla fine. Credo che sia stata una questione di stanchezza. E’ sicuramente un giocatore che ha dato tantissimo per almeno 30 partite sulle 38 del campionato. In quanto alla compatibilità con Balotelli, mi sembra che siano due giocatori che si possono integrare molto bene. Non è certo colpa di Balotelli se El Shaarawy non si espresso sui suoi reali livelli nell’ultima parte del campionato”. 

Emanuele Tocchi