Nazionale. Capello: “L’Italia può essere una rivelazione ai prossimi Mondiali”

L’ex ct dell’Inghilterra ha parlato dei prossimi Mondiali…

(Getty Images)
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NOTIZIE CALCIO – Fabio Capello, allenatore della Russia, ha parlato oggi dei prossimi Mondiali 2014 in Brasile e delle possibilità che ha l’Italia di Cesare Prandelli, di essere una delle protagoniste. Secondo l’ex tecnico dell’Inghilterra, gli Azzurri potrebbe essere una rivelazione. Queste le sue parole, rilasciate in un’intervista sul sito ufficiale della Fifa:

L’ITALIA DI PRANDELLI – «L’Italia può essere una delle rivelazioni del prossimo Mondiale. È una squadra molto interessante, con buoni giocatori e un grande allenatore. Prandelli ha assemblato una grande squadra con una mentalità vincente. Penso che abbia fatto un lavoro straordinarioLa chiave al giorno d’oggi è utilizzare più centrocampisti perchè sono quelli che meglio si adattano ai cambiamenti tattici nel corso di una partita e la loro creatività può dare qualcosa in più. Per questo quando una squadra riesce ad annullare giocatori del calibro di Pirlo, Xavi o Iniesta ha fatto un passo avanti».

LA FILOSOFIA DELL’ITALIA – «La filosofia di gioco è quella di Barcellona e Spagna ma se i giocatori non hanno quella qualità allora non si ottiene nulla. Non si tratta solo di usare un qualsiasi centrocampista. Basti guardare alla sfida Italia-Spagna alla Confederations Cup: De Rossi ha finito in posizione di libero e Javi Martinez come n.9. Se hai giocatori di quel calibro tutto è possibile». 

LE DIFFICOLTA’ IN RUSSIA – Per Capello le difficoltà riscontrate in Russia, sono l’esigenza di parlare ai giocatori con il filtro di un traduttore e la scarsa presenza di giocatori locali nel campionato, circa «quattro o cinque a squadra»«Il numero dei giocatori che puoi scegliere è limitato rispetto a Spagna, Italia e Francia. Bisogna fare una ricerca approfondita e scegliere bene. Io vivo a Mosca e guardo tre partite su quattro a settimana».

LA PRESSIONE – La pressione secondo Capello, era maggiore quando sedeva sulla panchina dell’Inghilterra«Forse in campo sì, ma lontano dal calcio si può vivere molto bene (in Inghilterra, ndr). I media inglesi ti mettono molta pressione, ma è difficile fare un paragone con la Russia perchè qui non capisco quello che dicono i giornalisti…».

L’INGHILTERRA – Infine il tecnico ha parlato della sua ex Nazionale e sente di aver «lasciato una buona eredità»: «Perchè l’Inghilterra fallisce i grandi appuntamenti? Perchè sono stanchi. Sono meno freschi rispetto alle altre nazionali perchè il loro campionato non ha una pausa. È come quando guidi una macchina: se ci si ferma a metà strada per mettere benzina si arriva sicuramente a destinazione, altrimenti c’è sempre la possibilità che ti ritrovi a secco prima di raggiungere la meta».