Juventus. Llorente in conferenza: “Essere qui è un sogno. Io come Ibra? Abbiamo qualità simili…”

Presentato oggi il nuovo attaccante bianconero. Marotta: “Siamo orgogliosi del suo acquisto. Su Jovetic e Ogbonna…”

(Getty Images)
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NOTIZIE JUVENTUS – E’ il giorno di Fernando Llorente. Il nuovo acquisto della Juventus si è presentato oggi alla stampa, rispondendo alle domande dei cronisti presenti. Al suo fianco il dg Beppe Marotta, che ha aperto la conferenza stampa riservata allo spagnolo con queste parole:

“E’ un acquisto che non è stato un acquisto, dato che non c’è stato esborso di soldi, ma è stato il primo giocatore preso. Abbiamo stipulato un accordo con lui per la grande professionalità mostrata e siamo orgogliosi di averlo fatto. Nelle ultime cinque stagioni, ha sempre realizzato una media di 15 gol a stagione. Salvo l’ultimo campionato segnato ovviamente da quel che accade sempre quando un giocatore è in scadenza con un club. Con il suo acquisto è stato innalzato il livello qualitativo dell’attacco che, nonostante le critiche, è comunque stato sempre il primo o il secondo del campionato. Lo accogliamo con piacere ed entusiasmo. E’ conosciuto, campione del mondo e d’Europa in carica e questo testimonia come la sua qualità sia indiscutibile”.
 
Marotta poi parla anche del calciomercato: “Con Llorente il nostro attacco è completo: Jovetic era un obiettivo, ma ci sono state difficoltà. Adesso è così, poi nel calcio può succedere di tutto, anche che la Fiorentina te lo dia in prestito gratuito. Ogbonna? Abbiamo iniziato una trattativa e ci vedremo nei prossimi giorni, perché noi vogliamo portarcelo a casa. Noi ci tentiamo e c’è tutta la volontà di arrivare a una definizione dell’affare. Per il resto devo dire che abbiamo una rosa competitiva, nessuno è partito e ricordo che questa è la squadra che ha vinto gli ultimi due campionati. A questa rosa abbiamo aggiunto due giocatori. Ovvio che cercheremo di sfoltirla un po’ e di renderla più snella, ma non credo che tutto sia ultimato entro il raduno”.

 
Ecco invece le dichiarazioni di Llorente riportate dal sito Sportmediaset.it: “Perchè ho scelto il numero 14? Innanzitutto perché il 14: è un numero che mi piace molto e credo che posso fare molto bene con lui. Ho scelto la Juve perché è una grandissima squadra e per me è un sogno giocare qui. La Juve è la squadra più importante che mi ha cercato e per me, come detto, è un sogno poter essere in questo club”.

Qualcuno ti paragona a Ibra: cosa ne pensi…?
“Credo che sia un grandissimo giocatore e abbiamo qualità simili. E’ un giocatore che mi piace molto e che ho visto giocare molte volte”.

Quest’ultimo anno è stato molto difficile: come ha vissuto questa stagione e come vive questo momento? Perché ha lasciato l’Athletic?
“La trattativa con l’Athletic non è andata bene e da quel momento la stampa ha contribuito a creare un’immagine negativa di me stesso. In questo momento sto vivendo il sogno di crescere come giocatore e sono venuto nella squadra migliore per farlo”

Tevez-Llorente come Del Piero-Trezeguet? Quanti gol devi fare per giudicare positiva la tua stagione?
“Credo che in questa squadra non siamo solo due attaccanti: siamo in sei e tutti possiamo fare molto bene. Questa è una cosa che mi sento di dire. I gol non sono una cosa che mi preoccupano. La cosa importante è aiutare la squadra a vincere e a vincere il terzo scudetto consecutivo, impresa che manca dal 1935. Credo che raggiungere questo obiettivo sarebbe bellissimo”.

Ha conosciuto Conte?
“Ho parlato con lui alcune volte e mi è sembrato un allenatore piacevole e simpatico. Sono contento di poter giocare per lui. L’anno scorso la Juve ha giocato un calcio bellissimo e hanno meritato di vincere il campionato. Magari riusciremo a ripeterci”.

Quanto le interessa tornare in Nazionale? Si sente ancora il Re Leone?
“Quello che desidero di più è tornare in nazionale e spero di far bene nella Juventus per poterci tornare. Quest’anno è stato un anno complicato perché non ho potuto giocare come avrei voluto. Il soprannome? Sì, mi piace, in italiano suona bene…”.
Obiettivo Champions? Con quale attaccante della Juve puoi trovarti meglio?
“Per quanto riguarda la Champions, credo che sia una competizione molto difficile in cui dovremo andare piano piano, passo dopo passo. In Europa giocano molte squadre di qualità, difficili da affrontare, non dobbiamo avere pressione, ma stare tranquilli e fare un passo alla volta. Il partner d’attacco? Credo di poter giocare con qualunque giocatore. Tutti sono grandissimi giocatore, sono molto felice di giocare con loro”.

Ha giocato con Xavi e Iniesta nella nazionale spagnola e qui trova Pirlo: quale dei tre può esaltare maggiormente le tue qualità?
“Sono tutti incredibili, ma non sono paragonabili, perché ciascuno di loro ha qualità e caratteristiche tecniche differenti. Spero che Pirlo possa aiutarmi a crescere come giocatore”.

Metà dei tuoi gol sono realizzati di testa: come deve giocare la Juve per metterti nelle migliori condizioni per segnare?
“Credo che i giocatori che ci sono adesso nella Juve mi possono aiutare molto bene per fare molti gol di testa. Come posso aiutare io la squadra? Poco alla volta spero di prendere confidenza e fiducia per mettermi al servizio della squadra”.

Quali sono i tuoi margini di crescita? Dove puoi arrivare?
“Tutti i giocatori devono cercare di crescere costantemente e io penso di poterlo fare qui molto bene. Non so fino a dove io possa arrivare, ma spero sia molto in alto”.

Sa che le difese italiane sono molto dure?
“So che il calcio italiano è difficile ma, come ho detto, so anche di poter fare molto bene. Non dobbiamo far altro che aspettare per vedere cosa accadrà durante l’anno”.

Conte le ha preparato un programma per le vacanze duro?
“Fisicamente sto bene perché ho lavorato per due anni con Bielsa, che è un tecnico molto duro. Ho lavorato in queste vacanze per presentarmi bene e ho giocato poco, quindi mi sento a posto”. 

E’ vero che prima della Juve è stato cercato dall’Inter?
“No, non è vero”.

Può smentire il mito per cui i giocatori spagnoli, salvo Borja Valero, non sono compatibili per il nostro calcio?
“I giocatori spagnoli possono fare molto bene qui e io devo dimostrarlo quest’anno”