MOURINHO: “Voglio dare il meglio di me: il successo arriverà”

(Getty images)
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CONFERENZA STAMPA MOURINHO – Di seguito un estratto delle dichiarazioni della prima CONFERENZA STAMPA di Jose MOURINHO come nuovo tecnico del CHELSEA:

“Sono successe molte cose nella mia vita professionale da quando sono andato via da qui. Però sono la stessa persona, ho la stessa passione verso questo lavoro. Sono una persona molto felice ed è la prima volta in cui torno in un club in cui ero già stato. Di solito devo costruire una relazione emotiva e imparare ad amare un club, ma stavolta è diverso perchè arrivo in un posto che già amo”.

Pensa di potere fare meglio della sua prima esperienza al Chelsea?
Nel calcio non si sa mai, voglio credere sia possibile, voglio dare il meglio di me. So la mentalità e le ambizioni che si hanno qui, conosco molte persone dell’ambiente. La mia carriera è stata basata sul successo, l’ho raggiunto in ogni club in cui sono stato, raggiungendo diversi trofei in leghe diverse. Voglio lavorare duro, in pieno accordo con il club e il successo arriverà. Voglio affidarmi ai miei giocatori, il club è più importante di qualsiasi altra cosa, di noi stessi. Se lavoreremo bene, per il club, arriverà il successo. La mia area è quella dello sport e devi essere sempre più connesso con le altre aree del club, devi avere la stessa visione, seguire la stessa filosofia. Sono molto contento, molto rilassato e allo stesso momento sono molto determinato, la mia posizione non è comoda, non è un ritorno facile: torno dove ho vinto e torno con la prospettiva opposta a quella che credono i tifosi, ho grandissime responsabilità e voglio lasciare questo messaggio. Siamo un club speciale con tifosi speciali e daremo il massimo, voglio essere rispettato per qello che ho già fatto ma voglio essere amato per quello che farò in futuro. Qui tutti conocono la mia mentalità e la mia natura. Sono qui per dare il mio meglio e provare a raggiungere il successo. Se dovessi scegliere un nome per questo periodo per me stesso mi chiamerei “The happy one”, il tempo passa. A Madrid 5 anni sono un lunghissimo periodo, lo sono per il calcio… E impari molto ogni giorno, all’inizio nel 2000, quando allenavo per la prima volta, credevo di sapere tutto e dopo 13 anni realizzi che non sapevi niente.

Quale è il suo rapporto con un uomo che l’ha cacciata come Abramovich?
Non è così. Ho letto che ero stato licenziato, ma non è vero. Fu un accordo, come lo è ora per fare il meglio per il club. Fu un momento triste, ma non ho rimpianti su quella decisione, perché poi all’Inter ho vissuto probabilmente il migliore momento della mia carriera e a Madrid abbiamo stabilito il record di punti nella Liga.