CANDREVA: “Io non ho ricevuto nessuna minaccia dopo il derby di COPPA ITALIA”

ARMENIA-ITALIA-Candreva

NAZIONALE, DICHIARAZIONI CANDREVA – Antonio CANDREVA ha rilasciato delle dichiarazioni dal ritiro della NAZIONALE italiana. Ecco le sue parole in CONFERENZA STAMPA:

SULLA LAZIO – «Abbiamo giocato una grande finale di Coppa Italia, è stato il mio primo trofeo, un’emozione bellissima. Ora sono orgoglioso di far parte dei 23 per la Confederations Cup. Vorrei portare in Nazionale quello che ho fatto quest’anno nella Lazio. Ringrazio il gruppo della squadra biancoceleste. E’ stato un anno importantissimo, ho avuto la continuità giusta».

IL RUOLO PREFERITO – «Quello di esterno è il ruolo che ho ricoperto per tutta la stagione. In Nazionale è un po’ diverso, ma anche con Petkovic all’inizio abbiamo
fatto il 4-3-3, poi diventato 4-4-2. Il primo a mettermi sulla fascia fu Reja. Petkovic ha modificato qualcosa, ma anche Reja mi utilizzava come esterno».

PETKOVIC-PRANDELLI«Sono due grandi tecnici. Petkovic è stato determinante per me, mi ha dato la continiuità giusta, mi ha insegnato un ruolo nuovo, lo ringrazio e spero di continuare così. Per Prandelli la stessa cosa, lo ringrazio per avermi  scelto»

SULLE MINACCE RICEVUTE PRIMA DEL DERBY«Io non ho ricevuto nessuna minaccia. Sono cose brutte, quando non sono cose vere, ma ormai è passato. Ricevute da altri, come Marchetti e Floccari, anche se non ha risposto».

SULL’AMBIENTE DI ROMA «Bella domanda. Chi vive in quella città, vive la tensione, il derby si sente parecchio. Spero che in futuro la Lazio vinca comunque qualcosa di importante».

SU DE ROSSI – «Abbiamo parlato di altro, non della finale, ho un bel rapporto con Daniele».

MUGUGNI INZIALI«I primi due mesi non sono stati assolutamente facili, pensavo di non farcela, sono stati mesi brutti. Ma avevo tanta voglia di dimostrare il mio valore, non volevo andare via senza aver dato il massimo. Devo ringraziare Reja e i compagni che mi sono stati vicini nelle difficoltà».

FUTURO«Voglio restare alla Lazio, per un altro anno resterò di sicuro poi, nel 2014, vedremo Anche dopo il 2014? Sì, quello è il mio obiettivo».

MAI ALLA ROMA«No, assolutamente no. Ora sono felice alla Lazio, vorrei diventare un riferimento per la Lazio».

SUI PROBLEMI CON LIPPI – «Non lo so. E’ stata anche colpa mia, non sono stato continuo, a gennaio andai alla Juve e non sono stato continuo come a Livorno. Poi ero giovane e a un Mondiale serviva gente più pronta».

SU OSVALDO«Conosco Osvaldo dai tempi della Under 21, è un grandissimo uomo e un grandissimo calciatore, non so cosa sia successo, ma è una persona matura e intelligente e sono cose che vedrà lui. Spero e penso che tornerà in Nazionale».

SU BALOTELLI«E’ una persona positiva all’interno dello spogliatoio. Si parla troppo di lui fuori dal campo, la prima cosa che fa risalta più di quanto necessario».

COMPAGNO BIANCOCELESTE – «Dopo la finale di Coppa Italia ci siamo dati con Hernanes appuntamento in Brasile».