DE ROSSI ai titoli di coda, la ROMA studia l’addio

(Getty Images)
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LA GAZZETTA DELLO SPORT (A. Pugliese) – A conti fatti, la speranza è di tirare fuori circa 30-35 milioni, con tanti saluti a Osvaldo, Stekelenburg e Daniele De Rossi. In attesa di sciogliere il nodo-Allegri (senza la soluzione del quale a Trigoria è tutto fermo), la Roma si sta muovendo sul fronte delle cessioni, per avere un tesoretto con cui rinforzare la squadra. Il discorso di De Rossi è diverso, viene dalla più brutta stagione della sua carriera, ha un ingaggio pesantissimo (6 milioni di euro) per le casse del club e il rapporto con la tifoseria è davvero ai minimi storici. Per ora il Chelsea non si è fatto ancora avanti, lo farà appena il ritorno di Mourinho (che stima da morire Daniele) sarà ufficiale. Così come se Ancelotti riuscirà ad andare a Madrid, proverà anche lui a portarselo appresso. Il prezzo? Di certo è impossibile arrivare ai 24 milioni offerti lo scorso anno dal City, probabilmente si potrà arrivare massimo a 12-15. La Roma è entrata nell’ottica d’idee di darlo via per tutta una serie di motivi (a meno che non sia il nuovo allenatore a chiedere che resti), Daniele anche ci sta pensando su. Con quei soldi, la Roma andrà a caccia di rinforzi. Il portiere brasiliano Rafael è praticamente chiuso (4,5 milioni di euro), Benatia potrebbe esserlo nel fine settimana (Sabatini ha in programma un raid a Barcellona, dai Pozzo), Hernandez e Basta sono più di due idee. In uscita, invece, c’è anche Nico Lopez, verso il Verona, che ha chiesto anche Bradley (ma l’americano è incedibile, a meno di follie, anche per questioni di marketing). Chiusura con la vicenda Zeman: il 4 giugno la Figc discuterà sulla richiesta di rescissione unilaterale del contratto presentata dalla Roma dopo l’intervista rilasciata da Zeman ad alcuni media. Difficile che si arrivi a tanto, più facile che al boemo venga inflitta una multa. Magari salata.