LAZIO. PETKOVIC: “Anno positivo, ora voglio Europa e Coppa Italia”

Il tecnico biancoceleste: “Abbiamo lavorato duro ultimamente, siamo cresciuti e abbiano meritato queste tre vittorie cosecutive”…

(getty images)
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Ecco le dichiarazioni del tecnico della Lazio Vladimir Petkovic ai microfoni di Sky Sport.

Più rimpianti o soddisfazioni in questo primo anno di Lazio?
Fino ad adesso lo vedo molto positivo. Volevamo fare di più, ma ora pensiamo ad arrivare fino in fondo, ad andare in Europa League e a vincere la Coppa Italia”.

Si rivede la Lazio del girone d’andata. Merito del sistema di gioco?
Non solo. E’ naturale che dopo le fatiche europee si possa subire un periodo di calo. Ora stiamo ritrovando la forma dell’inizio. Abbiamo lavorato duro ultimamente, siamo cresciuti e abbiamo meritato queste tre vittorie consecutive”.

Come arriva la Lazio al derby?
Siamo stati bravi a non pensarci fino ad ora, ci riusciremo anche la settimana prossima. Abbiamo ancora il Cagliari da affrontare. Sono convinto che se vinciamo entriamo in Europa”.

Secondo lei, quindi, l’Udinese non vince a Milano?
Prima di tutto pensiamo a noi. Sono convinto, però, che l’Inter può fare risultato nella sua ultima partita in casa”.

La presenza della seconda punta ha influito molto su questi ultimi risultati positivi.
Ci sono pro e contro a giocare così. L’importante è avere giocatori in forma. I contro è che siamo un po’ sbilanciati, bisogna trovare più equilibrio. Prima eravamo più coperti e andavamo meglio in fase di non possesso palla. Ora ci serve di ritrovare vari meccanismi”.

Perché Ledesma fuori all’inizio?
Ho rinunciato a lui perché giocavamo la terza gara in pochi giorni. Vedendo gli allenamenti ho optato per questa scelta, che è stata pagata”.

La Lazio ha giocato 14 gare in Europa League. Voi siete in controtendenza con le squadre italiane, che snobbano la seconda coppa continentale.
Siamo arrivati molto vicino a vincere l’Europa League. Con un po’ di fortuna e altre cose, potevamo entrare tra le prime quattro. Anche oggi non so perchè le squadre italiane fanno fatica per qualificarsi e poi non onorano l’impegno. Noi non la pensiamo così”.