CASO ZARATE, parla l’agente: “Questo non è mobbing: è super mobbing”

ZARATE Mauro 665

MERCATO SS LAZIO – Zarate-Lazio, una storia che si sta chiudendo nel peggiore dei modi. Infatti il giocatore argentino ha portato di fronte al Colleggio Arbitrale il club biancoceleste per mobbing, richiedendo un risarcimento pari al 20% del suo stipendio, ossiacinquecentomila euro. “Speriamo che venga fatta un po’ di chiarezza su questa situazione – ha esordito il suo agente Luis Ruzzi a lazionews24.comVogliamo che Mauro Zarate torni ad essere trattato per il campione che è e che si liberi presto da questa trappola tesa della società. La Lazio ha bloccato questo ragazzo senza una valida motivazione. Se mi chiedete le ragioni dell’esclusione dei vari Cavanda, Diakitè e Foggia, le conosco alla perfezione. Tutti ne sono al corrente. Ma sulla decisione di mettere Zarate fuori rosa non c’è nessuno che possa fornire uno straccio di spiegazione. Vorremmo tanto capire quali sono stati i motivi che hanno portato a queste frustranti condizioni”. Il giocatore si sta allenando in disparte con il resto di quell’esiguo gruppetto che viene considerato fuori il progretto tecnico: “Il ragazzo ha vissuto e sta vivendo malissimo questo periodo d’emarginazione – prosegue Ruzzi – E’ incredibile che la Lazio si permetta di tenere fuori rosa un giocatore dal valore di mercato di 10 milioni, anche in chiare situazioni di emergenza. Non stiamo parlando di Barcellona o Real Madrid. Qui siamo alla Lazio. E un giocatore come Zarate farebbe soltanto comodo alla squadra di Petkovic. Questo non è mobbing, è super mobbing. Adesso aspettiamo il Collegio arbitrale ed i provvedimenti che l’Associazioni Calciatori sicuramente prenderà. Attendiamo fiduciosi. Non possiamo parlare del futuro quando la situazione attuale è così devastante. Zarate è rimasto intrappolato per colpe non sue. Ma purtroppo alla Lazio succedono questo tipo di cose, lo sappiamo. Adesso vogliamo solamente chiarire questa situazione. L’importante ora è risolvere il presente: Mauro è al terzo dei cinque anni del contratto che lo lega alla Lazio ed in questa stagione ha collezionato solo una presenza, come se la squadra non avesse bisogno del suo apporto. Contatti con Lotito? Certo che ci sono stati, ma potete immaginare con che risultati. Il procuratore del numero 10 laziale conclude rilasciando alcune dichiarazioni su Petkovic: “Fin dall’inizio ha avuto ordini impartiti dalla società. Quando ci sono queste situazioni, è normale che allenatori magari nuovi a certi tipi di ambiente accettino condizioni del genere. La Lazio cerca apposta tecnici mediocri, senza di un gran curriculum affinché accettino le condizioni imposte in cambio dell’importante opportunità. E molti allenatori del genere si sono seduti sulla panchina biancoceleste”.

PER TUTTE LE NEWS SULLA LAZIO WWW.LAZIONEWS.EU