L’INTER vola, PALACIO è sempre lui

IL MESSAGGERO – Con una doppietta stende la Samp e rilancia i nerazzurri. Strama respira…

(getty images)
(getty images)

IL MESSAGGERO – Palacio riaccende l’Inter e castiga due volte una Sampdoria determinata ma poco concreta. Il Milan è meno lontano, ora a sette lunghezze, e dopo i tonfi casalinghi contro Bologna e Juventus, dopo la lirica eliminazione in Europa League, questa stagione torna ad avere un senso. Gli uomini di Stramaccioni, in inedita maglia rossa, non sono scintillanti ma si prendono volentieri il pieno di fiducia necessario per inseguire un obiettivo, il terzo posto, che rischiava di sfumare definitivamente in caso di sconfitta a Genova, contro una squadra che davanti al suo pubblico aveva vinto le ultime quattro partite. Da un cross di De Silvestri nasce la prima palla gol della partita con l’inzuccata di Sansone. L’Inter va per vie centrali, confidando, in attacco, soprattutto nella rabbia di Palacio, che al 43, capitalizza nel migliore dei modi un ricamo di Pereira. Di testa, con Gastaldello e Palombo imbambolati. Altri due giri di lancette ed ecco ancora l’argentino sfiorare il palo alla sinistra di Romero. Nella ripresa Handanovic deve allungarsi come Tiramolla per togliere il pallone (tiro di Sansone) dall’angolo destro della sua porta. L’Inter gestisce bene, si riscopre solida anche quando i blucerchiati ricominciano a spingere, Stramaccioni capisce che può tranquillamente privarsi dello spento Cassano e rinforzarsi in copertura con Kuzmanovic. Difendendo a cinque, con il solo Palacio in attacco. Mossa azzeccata, perché al 47′, in slalom nelle praterie della difesa blucerchiata, l’argentino fredda ancora una volta Romero. Dodicesima rete in campionato, è sua la sfida con il baby Icardi. Così, tornando a non subire gol dopo dieci trasferte a porta aperta, Stramaccioni ottiene una vittoria fondamentale per sperare nel miracolo Champions. La quarta in un 2013 fino a ieri a tinte grigie.